Poco più di 35 milioni di euro. E’ la cifra che Trenitalia Spa, società del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, chiede alla Regione Valle d’Aosta di pagare, sostenendo che si tratti di somme dovute per fatture non pagate, nell’ambito del contratto per l’erogazione dei servizi ferroviari nella nostra regione.
Trenitalia, al riguardo, ha avviato un ricorso per decreto ingiuntivo alla Sezione imprese del Tribunale di Roma. Per parte sua, la Giunta presieduta da Erik Lavevaz ha deliberato l’opposizione della Regione in giudizio, formulando contestuale richiesta di sospensiva. A rappresentare l’ente nel contenzioso saranno gli avvocati Francesco Saverio Marini e Ulisse Correa (entrambi del foro di Roma). Uno stanziamento di 29.182 euro è stato previsto per l’assistenza legale nella causa.
La tesi dell’amministrazione è che quelle fatture, emesse tra il 2018 e il 2019 e relative al periodo di servizio tra il 2015 e il 2019, sono state sempre respinte, oltre che espressamente e formalmente contestate nel merito, poiché incongruenti con i valori e le procedure indicate nel contratto di servizio pubblico, tacitamente rinnovato e proseguito oltre la sua originaria scadenza del 31 dicembre 2005, nel quale la Regione è subentrata allo Stato, con trasferimento delle funzioni.
In essere, tra le due parti, esiste già un contenzioso simile, relativo al periodo dal 2011 al 2015. In questo caso, Trenitalia chiede alla Regione oltre 40 milioni di euro.