Ad ottobre dello scorso anno, i finanzieri avevano iniziato alcuni controlli sulla sicurezza sui posti di lavoro ed erano emerse delle irregolarità nella manutenzione degli estintori.
Le indagini, estese a tutto il territorio, hanno portato alla luce una situazione sintomatica. L’azienda non eseguiva correttamente né collaudi, né revisioni. Si limitava a portare via gli estintori e a timbrare il cartellino con la nuova data. Ma nulla di più. Tra le aziende finite nella rete della ditta valdostana, ora non più in attività, anche la caserma dei vigili del fuoco di Aosta, oltre l’azienda sanitaria locale.
I finanzieri hanno potuto accertare, che solo gli estintori della società che gestisce il traforo del Gran San Bernardo erano in regola, in quanto gli stessi venivano consegnati completamente vuoti prima delle revisioni e dei collaudi, dal momento che erano utilizzati per le prove di spegnimento nelle esercitazioni periodiche.
Per quanto riguarda gli altri enti, invece, i collaudi e le revisioni non sono mai stati eseguiti correttamente. Dalle documentazioni contabili ed extracontabili della società, gli investigatori hanno potuto accertare che l’azienda ha concretamente sostituito l’agente estinguente, circa 2000 chili, solo negli estintori del traforo del Gran San Bernardo, mentre avrebbe dovuto impegnarne almeno 14mila per le revisioni di tutti gli altri estintori.
Oltre ai vigili del fuoco e all’Ausl, tra gli enti che avevano stipulato contratti con la Tsa Sicurezza Antincendio srl, anche la comunità montana del Grand Combin, i comuni di Châtillon, Perloz, Pontey, Pont-Saint-Martin, Saint-Oyen e Verrès.
Le false manuntenzioni degli estintori, circa 1280 in tutto, riguardano anche strutture scolastiche.