Stop alle prestazioni ambulatoriali non urgenti negli Ospedali Parini e Beauregard e restrizioni per le visite ai degenti. Sono le prime misure prese dall’Azienda Usl per far fronte all’emergenza Coronavirus. Al momento i casi positivi in Valle d’Aosta sono sette, nessuno ricoverato nel nosocomio regionale. Cinque i tamponi ancora da refertare, 16 quelli risultati invece negativi. Se e quando ci dovessero essere i primi ricoveri, le misure potranno variare ed essere più stringenti.
“Dobbiamo lavorare step by step, a man mano che la situazione si evolve” sottolinea il Commissario straordinario dell’Azienda Usl Angelo Pescarmona “In Piemonte hanno già messo in atto misure più stringenti. Noi abbiamo sette casi positivi, ma nessuno ricoverato. Questo ci consente di affrontare il primo passo, concordato, di limitare gli accessi per le prestazioni ambulatoriali non urgenti solo negli ospedali Beauregard e Parini”.
Proseguono le prestazioni specialistiche ambulatoriali salvavita, come le chemio e le trasfusioni. Gli esami del sangue già prenotati in ospedale verranno eseguiti normalmente, mentre ciò non avverrà per gli accessi diretti, ad eccezione di quelli urgenti. Sul territorio saranno regolarmente aperti i poliambulatori, davanti ai quali, già in serata, verranno allestite delle tende pre-triage. L’obiettivo è ovviamente quello di limitare il sovraffollamento degli ambienti ospedalieri.
“Per adesso anche la parte chirurgica potrà continuare ad operare – aggiunge il direttore sanitario Pierluigi Nebbiolo – Abbiamo aumentato la disponibilità di posti letto in rianimazione, in malattie infettive e pneumologia, chiedendo all’area medica di limitare i ricoveri non urgenti. Abbiamo anche provveduto a liberare letti nella struttura di Saint-Pierre”.
Per quanto riguarda le visite ai pazienti ricoverati, la direttiva emanata dall’Azienda prescrive il divieto di accesso ai visitatori con febbre e sintomi influenzali, mentre l’accesso è previsto per un solo parente nella fascia oraria 18 – 20. Al termine dell’orario di visita tutti i visitatori non autorizzati, fatta eccezione per la pediatria, dovranno lasciare il reparto. Eventuali autorizzazioni potranno essere rilasciate dal primario e caposala. “Queste misure sappiamo che creeranno disagio – scandisce Nebbiolo – e ce ne scusiamo fin d’ora, ma sono necessarie”.
Secondo quanto riferito dal Presidente della Regione Renzo Testolin “questo sviluppo era stato previsto dal piano”. Nel caso l’epidemia dovesse andare avanti dice il primario Luca Montagnani “prenderemo altre misure, che sono già state previste”.
