Il sindaco di Oyace Remo Domaine, 51 anni, e l’imprenditore Flavio Petitjacques, 44 anni, sono agli arresti domiciliari dal pomeriggio di oggi, lunedì 8 giugno. L’accusa, per entrambi, è di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Il primo cittadino è chiamato a rispondere anche di falso in atto pubblico. La misura cautelare a carico dei due è stata disposta dal Gip Giuseppe Colazingari, cui l’aveva richiesta il pm Luca Ceccanti, a seguito delle indagini condotte dall’aliquota della Polizia di Stato della Sezione di polizia giudiziaria presso la Procura.
Secondo gli inquirenti, l’amministratore e l’imprenditore avevano stretto un “patto corruttivo” legato alla realizzazione (non ancora completata) di una centralina idroelettrica ad Oyace. Dalle risultanze dell’inchiesta, l’“atto primo” si è consumato nel giugno 2016, quando il Consiglio comunale tratta la realizzazione dell’opera. Dal verbale della seduta, Domaine risulta essersi assentato poco prima dell’inizio della discussione (in quanto proprietario di alcuni terreni interessati, presentava possibili incompatibilità con la trattazione dell’atto).
La Procura ha tuttavia determinato non solo che fosse rimasto in aula, ma che avesse pure esercitato continue pressioni sugli altri consiglieri per garantire l’approvazione del provvedimento (da qui l’accusa di falso). Per il suo ripetuto spendersi – sostiene l’accusa – il Sindaco sarebbe stato “ricompensato” dall’imprenditore con una partecipazione del 50% nella società costituita per la centralina dallo stesso Petitjacques e dalla figlia di Domaine. Per perfezionare l’operazione i due, è emerso, intrattenevano rapporti continui nel tempo, con l’accortezza di non incontrarsi in municipio, ma sul posto di lavoro.
Le indagini sono state innescate dall’esposto di un residente ad Oyace, che ha segnalato alcune anomalie (tra cui la compresenza di terreni del Sindaco nell’area di realizzazione dell’intervento). Sono così partite le indagini, che hanno visto intercettazioni telefoniche ed ambientali. Le conversazioni tra Domaine e Petitjacques, che è anche assessore ai lavori pubblici del comune di Bionaz, avvenivano quasi esclusivamente in patois e gli inquirenti si sono avvalsi dell’ausilio degli uomini del Corpo Forestale della Valle d’Aosta per la traduzione. Sono inoltre stati sentiti dei testimoni ed è stata acquisita della documentazione.
0 risposte
che andassero a controllare tutte le centraline realizzate in questi ultimi anni…..arricchiscono i soliti noti e ai cittadini fregano l’acqua e la bolletta rimane sempre alta……grazie