Corte dei Conti, in tre anni recuperati un milione e mezzo di euro

Inaugurato oggi, giovedì 28 marzo, l’anno giudiziario della magistratura contabile. Per il procuratore regionale della Corte, Claudio Chiarenza, si tratta di un dato “in forte diminuzione”.
Il procuratore della Corte dei Conti Claudio Chiarenza
Cronaca

Ammontano a quasi 160mila euro le condanne ottenute in primo grado nel corso del 2012. Nello stesso periodo, però sono stati riscossi poco più di 84mila euro: somme relative a giudizi conclusi negli anni precedenti. Le cifre sono fornite dal procuratore regionale della Corte dei Conti Claudio Chiarenza che oggi, giovedì 28 marzo, ha inaugurato l’anno giudiziario. Si tratta di un dato “in forte diminuzione” che, secondo Chiarenza, sconta l’assenza di sentenze di ammontare significativo negli anni precedenti, il pagamento “a rate” di alcune condanne e l’applicazione della “definizione agevolata” che permette di avere una sorta di ‘sconto’ dei danni quantificati nelle sentenze d’appello.
Le somme recuperate nel triennio 2010 – 2012 ammontano, comunque, a 1milione 569mila euro.

Aumentano però le “riparazioni spontanee”, cioè gli introiti legati a danni contestati che gli interessati risarciscono in fase istruttoria o prima dell’udienza. Queste ammontano, nel 2012, a quasi 50mila euro e nel triennio appena concluso a 222mila 642 euro.

Poi il procuratore regionale elenca alcune tipologie di illecito in cui le amministrazioni pubbliche incappano più frequentemente. E in cima alla lista c’è il conferimento, da parte della Regione, di una consulenza per “prestazione altamente qualificata”. “La spesa in realtà – ha detto Chiarenza – è stata sostenuta per remunerare lo svolgimento di ordinaria attività asmministrativa che di norma deve essere gestita con il personale già in servizio”. Il danno riscontrato è stato di 222mila euro circa e il giudizio si è concluso con una condanna per 111mila euro circa. Un altro giudizio della Corte dei Conti ha riguardato un’altra consulenza reiterata per anni a favore dello stesso soggetto: “Anche tale condotta – ha spiegato Chiarenza – ha generato un surrettizio ed illegittimo ampliamento dell’organico”.

Il capitolo su Comuni e Comunità montane è invece stato affrontato soprattutto dal presidente della sezione valdostana della Corte dei Conti, Gianfranco Bussetti. Il recente sistema di controlli sui bilanci degli enti locali, per evitare situazioni di dissesto finanziario, ha infatti previsto una presenza più pesante della magistratura contabile. “In estrema e polemica sintesi – ha detto Bussetti – nei confronti degli enti locali viene introdotto un controllo in itinere strettamente puntuale che da essi può essere considerato una sorta di commissariamento permanente”. Secondo i dati riferiti da Bussetti, nel 2012 su 74 Comuni presenti in Valle solo 52 hanno inviato i conti economali del 2011. I restanti sono stati invitati a provvedere. 

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