Crack, cocaina e hashish. Erano queste le sostanze stupefacenti di cui, secondo le indagini di Procura e Carabinieri, un gruppo di sei persone riusciva ad approvvigionare una clientela composta soprattutto da giovani. Per tutti, all’alba di oggi, mercoledì 26 aprile, è scattata la misura cautelare del carcere preventivo e si trovano ora in cella, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
L’inchiesta, affidata al pm Manlio D’Ambrosi, prende il via lo scorso settembre. Smantellato, con cinque arresti, il gruppo in cui erano stati oggetto di attenzione anche Jessica Lesto, la ragazza trovata senza vita nel maggio 2022 lungo la Dora, e il marito Matabara Dia, 37enne senegalese tutt’ora irreperibile, gli inquirenti, esaminando gli elementi raccolti, mettono a fuoco che nell’attività di spaccio fossero coinvolte anche altre persone.
Gli arrestati
Giungono così agli arrestati di stamane: Ebrima Sonko (28enne originario del Gambia), Kebba Fofan (31enne, anch’egli gambiano), Dawdu Borjang (28enne della Guinea Bissau), Amara Camara (39enne guineano), Mohamed Salah (41enne del Gambia, perché già arrestato in flagranza di reato lo scorso 27 gennaio, in media Valle) e Bacary Kamara (29enne del Senegal). Risultavano tutti residenti in alloggi tra Aosta e la bassa Valle, con facilità di spostamento tra le rispettive dimore.
I messaggi con i clienti
Quattro di loro risultavano anche avere un lavoro regolare, cosa che li allontanava da sospetti. Le indagini del Nucleo investigativo del Gruppo Aosta dell’Arma hanno restituito modalità consolidate dello spaccio: i clienti li contattavano con messaggio, cui seguiva la fissazione dell’incontro per la consegna dello stupefacente. Tra i luoghi più scelti dal gruppo per gli scambi, i giardini di via Monte Solarolo, nel capoluogo regionale.
Tra le cautele dei “pusher” – monitorati dai militari con appostamenti, pedinamenti, riprese video e intercettazioni – c’era di non portare troppe dosi con sé, per evitare conseguenze pesanti in caso di controllo. La droga veniva recuperata con “viaggi” di approvvigionamento, verosimilmente sulla piazza di Torino. Nel corso elle indagini, alcuni atti in flagranza sono stati compiuti dai militari dell’Arma.
Fermi in flagranza
In particolare, lo scorso 12 ottobre, un acquirente veniva sorpreso ad acquistare due dosi di crack, mentre era sottoposto agli arresti domiciliari: è stato denunciato per evasione. Il 30 novembre, invece, finiva in manette un italiano, trovato in possesso di 2 chili di hashish e 14 grammi di marijuana e sostanze da taglio. Viene definito dagli inquirenti “figura emersa occasionalmente nelle indagini” e non è stato colpito da altra misura.
Il 27 gennaio, infine, veniva sorpreso a Saint-Vincent ed arrestato Salah, destinatario anche dell’odierna misura cautelare. Oltre 15 gli acquirenti identificati grazie alle attività investigative, segnalati ai Servizi di prefettura quali consumatori. In totale, oltre a quelli dei singoli fermi, sono stati sequestrati altri 60 grammi di crack, 25 di cocaina e 15 di eroina.
In supporto al Nucleo investigativo hanno partecipato all’operazione odierna i militari delle Compagnie di Aosta e di Saint-Vincent/Chatillon, nonché un’aliquota del Nucleo cinofili di Volpiano, con i cani antidroga Johny e Jecky. Diverse anche le segnalazioni giunte agli inquirenti sulla presenza, nel centro di Aosta, di persone dedite allo spaccio.
2 risposte
Questo per l’accoglienza che li diamo
eh sono lavori che gli italiani non han piu voglia di fare…