Cosa resterà, alla popolazione aostana, del progetto di prevenzione sulla sicurezza stradale “Aosta SiCura”, attuato dall’amministrazione comunale del capoluogo dal novembre 2023? E’ la domanda a cui hanno offerto le loro risposte, in un incontro con i giornalisti tenutosi oggi, mercoledì 25 settembre, i vertici del Comune e della Polizia locale, assieme a chi ha coordinato l’iniziativa.
Il progetto, nato per sensibilizzare i giovani sulla pericolosità dell’uso di sostanze alteranti durante la guida, nell’ottica di ridurre gli incidenti stradali, è stato finanziato con 340mila euro dal Dipartimento per le Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Considerato che, come ha spiegato la “manager” del progetto Raffaella Scalisi, “Aosta SiCura” prevedeva due filoni di attività principali, cioè azioni di sensibilizzazione e comunicazione da un canto e interventi su strada, anche con l’acquisto di nuove attrezzature, dall’altro, i numeri si presentano esaustivi soprattutto per i secondi.
L’incremento dei controlli
Oltre alla parte di elaborazione del progetto, la Polizia locale – ha sottolineato il comandante Fabio Fiore – ha effettuato “77 posti di controllo in 10 mesi, con 890 prove etilometriche. Solo 5 automobilisti sono stati trovati in stato di ebrezza. Un numero positivo, che dovrebbe inorgoglire tutti, perché è davvero basso”.
I controlli si sono concentrati sui 4 ingressi alla città e mantenere il volume degli stessi assicurato durante il progetto, ha detto il Comandante – “richiederebbe un sacco di gente”. Certo, la Polizia locale, ha assicurato, cercherà “comunque di tenere alta la guardia”.
L’acquisto di attrezzature
L’accento è stato poi posto da Fiore sulla possibilità di acquistare “un sacco di strumenti che in passato non avevamo”. Parte di questi rappresenteranno una vera e propria “eredità” di “Aosta SiCura”: parliamo, tra l’altro, di una torre faro per illuminare la scena di un eventuale incidente e di un furgone allestito come ufficio mobile, per la rilevazione dei sinistri.
“Un mezzo – ha commentato entusiasta Fiore – che non abbiamo mai avuto, dal costo di 80mila euro”. Complessivamente, gli acquisti di attrezzature hanno esaurito circa 113mila euro sul totale ricevuto, includendo anche due moderni etilometri con tecnologia a raggi infrarossi, dei kit di luci d’emergenza e 100 test salivari per sostanze stupefacenti.
La prevenzione tra i giovani
Le attività di prevenzione rivolte ai giovani hanno riguardato due versanti e presentano numeri che, giocoforza, vanno presi come in ogni resoconto: un investimento, nella consapevolezza che saranno i mesi futuri (in particolare, con i dati sui sinistri) a dire quanto riuscito. I versanti su cui si sono sviluppate le azioni erano due: il primo, rappresentato dalla campagna di comunicazione “Fermati prima”, realizzata in collaborazione con “Exus”.
L’agenzia di eventi ha partecipato a oltre 15 appuntamenti, con uno stand in cui venivano distribuiti alcool test per l’autovalutazione (in versione per neopatentati e non), dei volantini promozionali, assieme a quasi 200 voucher per l’utilizzo gratuito di “Allo Nuit”, realizzati in collaborazione con Svap. In questo contesto, sono state raggiunte oltre 2500 persone.
La campagna ha poi visto contenuti – anche video – sui canali digitali (330mila visualizzazioni), affissioni, pagine pubblicitarie e banner su alcune testate. Alla fine dello scorso maggio si è anche tenuto un evento alla Cittadella dei giovani, con Polizia locale e rappresentanti dell’Ordine degli psicologi come partecipanti e lo youtuber Tommaso Cassissa (Tommycassi sul web) quale ospite d’onore. Vi hanno preso parte circa 150 persone.
Gli incontri per le scuole
Quanto alle attività mirate alle scuole, che erano l’altro versante delle azioni di prevenzione, tra la fine del 2023 e l’inizio di quest’anno il Tavolo tecnico permanente sulla corresponsabilità educativa e sulla legalità, coordinato dalla Regione, ha realizzato in Cittadella dei giovani cinque giornate educative che hanno coinvolto oltre 700 studenti di quattro istituti scolastici.
Soddisfazione, per l’esito complessivo di “Aosta SiCura”, da parte della vicesindaca con delega alla Polizia locale, Josette Borre: “soprattutto, il progetto ha avuto un merito principale che è quello, non scontato e per nulla banale, di aver saputo intercettare un target ‘difficile’ da approcciare quale quello giovanile con iniziative capaci di suscitare interesse e di favorire la riflessione sui temi del progetto”.