E’ di dieci mesi di reclusione la condanna inflitta oggi, lunedì 26 settembre, al 26enne di origini nordafricane arrestato ieri dopo essere stato recuperato al Pavillon du Mont Fréty (Courmayeur), perché caduto mentre tentava di fuggire a piedi verso la Francia, nell’impossibile tentativo di passare per il massiccio del Monte Bianco.
Il giudice ha convalidato il fermo dell’uomo ed è poi seguita l’udienza, con rito abbreviato, in cui è stato riconosciuto colpevole di evasione. Il giovane dovrà ora andare in carcere: è stato infatti chiesto dal pm Giovanni Roteglia, ed ottenuto, l’aggravamento della misura cautelare (gli arresti domiciliari) cui il 26enne era precedentemente sottoposto.
L’uomo era stato arrestato, la prima volta, venerdì notte, dopo essere stato fermato a bordo di un bus di linea in procinto di espatriare al tunnel del Monte Bianco. Era sottoposto all’obbligo di dimora a Verona e quindi non doveva trovarsi sul mezzo. Sabato mattina, il primo processo ad Aosta, chiusosi con 10 mesi di condanna e l’applicazione dei domiciliari, sempre nel capoluogo veneto.
Nella notte, però, il nuovo tentativo di fuga verso la Francia, finito quasi in tragedia. Arrivato a 1.900 metri di quota, non adeguatamente vestito, il 26enne è caduto ed è scattata una complessa missione del Soccorso Alpino Valdostano, del Sagf della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco, utilizzando la funivia Skyway, per riportarlo a valle. Dopo le visite in ospedale, il nuovo arresto, culminato nell’udienza di stamane.