“Dietro-front” sulle graduatorie dei 161 bidelli: ricalcolati i punteggi dei candidati

Piazza Deffeyes parla di “nuove graduatorie definitive” che saranno “disponibili in serata”. Alla base della revisione, una “criticità informatica” che “ha generato un mancato aggiornamento automatico dei dati inseriti”.
Alcuni aspiranti bidelli presentatisi alla convocazione di oggi.
Cronaca

L’arrabbiatura di alcuni candidati e degli esclusi ha viaggiato, anche sui social network, per buona parte della giornata di oggi, martedì 8 settembre: le graduatorie per l’assunzione – a tempo determinato da parte dell’amministrazione regionale – dei 161 bidelli destinati alle scuole valdostane sono state annullate dopo la loro pubblicazione, per la necessità di procedere alla revisione dei punteggi (e quindi della posizione) di ogni aspirante ausiliario.

Interpellato al riguardo all’emergere delle prime segnalazioni, l’assessore alle politiche del lavoro Luigi Bertschy ha parlato di una “questione tutta tecnica”, ammettendo la “ri-verifica” delle posizioni individuali e rimandando agli uffici per chiarimenti. Nel tardo pomeriggio, piazza Deffeyes ha affidato la sua versione sull’accaduto ad un comunicato stampa, in cui si legge che “le nuove graduatorie definitive” saranno “disponibili in serata”. La Regione raccomanda, al riguardo, di prendere visione della pagina Internet dedicata alle procedure aperte nell’agosto 2020.

Secondo l’ente, “a causa di una criticità informatica che ha generato un mancato aggiornamento automatico dei dati inseriti, anche accentuata dall’elevato numero di adesioni”, i punteggi “pubblicati nelle prime graduatorie sono stati opportunamente aggiornati”.

Oltre a non chiamarlo “annullamento”, ciò che la nota non menziona, tuttavia, è che i candidati avviati dai centri per l’impiego stando alla prima versione diffusa erano convocati per oggi – al fine di accettare l’assunzione, scegliere la sede di servizio e fornire la documentazione sulla conoscenza della lingua francese – e alcuni di loro sostengono di essere venuti a conoscenza del problema solo una volta presentatisi, senza altri preavvisi.

A quanto si è appreso, a “mandare in tilt” il sistema sono stati soprattutto due fattori (su questo aspetto, al di là degli equilibrismi linguistici, la canzone cantata dalla Regione nel comunicato non suona stonata). Anzitutto, gli oltre 1.200 partecipanti alla procedura, cifra impossibile da gestire manualmente, come fatto dagli uffici finché i numeri sono stati inferiori. Quindi, il malfunzionamento dell’applicazione informatica cui il Dipartimento Politiche del lavoro ha fatto ricorso per gestire la partita.

Si tratta di un software frutto del “riuso” di una procedura utilizzata dalla regione Emilia-Romagna (cui, oltre alla Valle d’Aosta, hanno aderito anche altre regioni italiane) e l’“inghippo” nel calcolo del punteggio sarebbe nato, in particolare, dalla possibilità data ai partecipanti di candidarsi per più sedi scolastiche, con il software a non valutare correttamente le preferenze espresse in merito.

Oltre alla pagina web, la convocazione dei candidati che dovranno sostenere l’accertamento linguistico – fa sapere la Regione – sarà altresì affissa nella bacheca all’esterno del palazzo regionale, luogo noto a tutti i partecipanti di concorsi pubblici prima dell’avvento dell’informatica. Meno conosciuto è cosa ne dirà chi oggi si è svegliato con un punteggio e stasera scoprirà di averne un altro. Non è però difficile da immaginare.

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