Dipendente trovato incosciente all’interno della Valdostana Carni, la Procura esclude l’aggressione

Il fascicolo sul ritrovamento, privo di sensi, del 50enne aostano Andrea Pizzimenti all'interno dell'azienda di Pollein resterà aperto, anche per acquisire la sua testimonianza, ma l'ipotesi iniziale di tentato omicidio è destinata a venire meno.
Valdostana Carni
Cronaca

La perizia medica assegnata per accertare la tipologia delle lesioni riportate, e la loro compatibilità con quelle classiche di un'aggressione, non è ancora stata consegnata, ma per la Procura il 50enne aostano Andrea Pizzimenti, trovato privo di sensi lo scorso 20 marzo all'interno della "Valdostana Carni" di cui è dipendente, non è stato vittima della violenza altrui.

I dettagli raccolti dagli inquirenti – la Squadra Mobile della Questura di Aosta, entrata in scena subito dopo che la Volante era intervenuta nei capannoni dell'azienda di Pollein, a seguito dell'allarme dato dalla moglie, che non aveva visto rincasare il consorte – portano ad escludere la presenza, nell'area, di altre persone, nelle ore dei fatti. Gli agenti hanno acquisito, e visionato, le immagini girate da impianti di videosorveglianza in zona, senza averne ricavato tracce riconducibili a possibili aggressori. Allo stesso modo, dalle indagini non è emerso che Pizzimenti avesse motivi di attrito, o rancori, con altri, in grado di motivare un gesto violento nei suoi confronti.

Il fascicolo, affidato al pubblico ministero Carlo Introvigne, resterà tuttavia aperto, anche per acquisire la testimonianza del protagonista della vicenda (che, ad oggi, a causa delle conseguenze delle lesioni riportate, non è ancora stato in grado di rendere), ma l'ipotesi iniziale di tentato omicidio è destinata a venire meno, per spostarsi nell'alveo di un incidente professionale, con la verifica di eventuali responsabilità del datore di lavoro.

Stando a quanto ricostruito, Pizzimenti sarebbe caduto da una scaffalatura, all'interno della cella frigorifera della ditta, posta ad un'altezza piuttosto elevata, circa sei metri da terra. In quel locale, vengono sistemati bancali di carne e il dipendente era al lavoro da solo, trattenutosi in ditta dopo il suo orario, come aveva fatto in altre occasioni. L'uomo è stato ritrovato incosciente all'esterno della cella, segno che ha fatto appello a tutte le sue energie per trascinarsi fuori, cosciente del rischio di assideramento qualora non fosse riuscito a uscire.

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