Si è conclusa, ieri mattina il 7 maggio, con 10 patteggiamenti l’udienza preliminare per l’operazione denominata "Boys". Le pene, per i giovani imputati, vanno da un massimo di un anno a un minino di sei mesi. Davanti al giudice per le udienze preliminari, Paolo De Paola, sono comparsi: Gianluca Fazari, 27 anni di Quart, (1 anno); Nicolò Mari, 22 anni di Sarre (10 mesi); Andrea Vuillermoz, 28 anni di Sarre (6 mesi); Massimiliano Terranova, 22 anni di Aosta (8 mesi); Angelo Aogstino 25 anni di Aosta (9 mesi); Jonny Di Stefano, 28 anni di Aosta, (6 mesi); Massimiliano Salvatore, 35 anni di Aosta (sei mesi convertiti in 6840 euro); Monique Scalise, 28 anni di Sarre (sei mesi convertiti in 6840 euro); Giuseppe Ficara, 27 anni di Aosta, (6 mesi); Matteo Monteleone, 23 anni di Aosta (6mesi).
Tutto era iniziato alla fine di giugno dello scorso anno, quando era stato arrestato Gianluca Fazari. Nel suo appartamento, gli agenti della squadra mobile della questura di Aosta, avevano trovato un’agenda su cui il giovane segnava i nomi, i quantitativi e le cifre della droga. Proprio da quella agenda gli agenti sono arrivati a altri sei ragazzi. Agli arresti domiciliari finirono: Nicolò Mari, Andrea Vuillermoz, Massimiliano Terranova, Angelo Aogstino e Jonny Di Stefano; si erano invece aperte le porte del carcere per Massimiliano Salvatore. In un secondo tempo, erano finiti nei guai anche Monique Scalise, e Giuseppe Ficara, 27 anni di Aosta. Secondo l’accusa, in sei mesi di indagini, i ragazzi avrebbero acquistato circa sette chili di hashish, per un totale di 1400 dosi per un giro d’affari di 70 mila euro. Dalle indagini era emerso che la droga, hashish per la precisione, veniva comprata a Torino, nella zona di Porta Palazzo, e poi rivenduta ad Aosta. Tra i ragazzi non vi erano legami, una volta avuta la loro parte di droga le loro strade si siperavano.