A memoria d’inquirente, da undici anni a questa parte, in bassa e media Valle si erano registrati due morti per overdose. Nei soli ultimi quindici giorni, però, si sono verificati due episodi che paiono destinati a far raddoppiare il totale.
Il primo è quello che ha riguardato David Jean Laurent Pezzana, imbianchino di 32 anni di Saint-Vincent, trovato morto in casa sua da un parente, la sera del 22 aprile. Mentre sono attesi i risultati degli esami tossicologici effettuati nel quadro dell’accertamento autoptico disposto dalla Procura di Aosta, proprio oggi i Carabinieri della compagnia di Châtillon/Saint-Vincent hanno annunciato di aver denunciato i due spacciatori, attivi sulla piazza di Torino, che avrebbero venduto le dosi rivelatesi fatali per l’uomo, divenuto padre appena due giorni prima di morire.
L’altro episodio risale, invece, a ieri pomeriggio. Dopo non averne più avuto notizie per quasi un giorno, un amico è entrato nel monolocale di Chamois in cui era ospitato Marco Vielmo, lavoratore stagionale di 38 anni, originario di Venezia, trovandolo morto nel bagno. L’ipotesi sulle cause del decesso nasce dal ritrovamento accanto al corpo, da parte dei Carabinieri, della siringa con cui l’uomo si sarebbe iniettato l’ultima dose. Anche in questo caso, dal medico legale sono attese importanti risposte. Stamattina si è tenuto l’esame esterno del corpo, dopodiché la Procura potrà richiedere autopsia ed approfondimenti tossicologici.
Descritto da tutti come una persona tranquilla e riservata, Vielmo, camereiere e tuttofare al rifugio “L’Ermitage”, è stato notato allontanarsi da Chamois il giorno prima della sua morte. Sceso in funivia dalla località della Valtournenche in mattinata, vi avrebbe fatto ritorno nel pomeriggio. E’ proprio sulle ore in cui è stato assente dall’unico comune della Valle irraggiungibile in auto che si concentrano le indagini dei Carabinieri, mirate a ricostruire dove sia andato l’uomo, e con chi sia venuto a contatto, in quello spostamento.
Il sospetto, vista la vicinanza dei due episodi di presunta overdose, è che sul mercato circoli dello stupefacente “tagliato male”, proveniente probabilmente dall’area di Torino. Se nel caso di Pezzana, la pista seguita dai militari ha condotto proprio a quella zona, per quanto riguarda Vielmo la domanda (per ora) senza risposta è: quel viaggio a valle è servito per rifornirsi di stupefacente? Gli uomini del capitano Molinari continuano ad indagare.