E’ morto Valerio Onida, l’ex presidente della Corte Costituzionale “Ami de la Vallée d’Aoste”

Nato a Milano nel 1936, aveva compiuto 86 anni lo scorso 30 marzo, nel 2007 era entrato a fare parte degli “Amis de la Vallée d’Aoste”, onorificenza ricevuta quell’anno insieme a Michel Barnier, Mike Bongiorno, Dino Piero Giarda e Guido Sportelli.
Valerio Onida
Cronaca

Anche la Valle d’Aosta piange la morte di Valerio Onida, costituzionalista e accademico italiano, giudice costituzionale dal 1996 al 2005, Presidente della Corte costituzionale dal 22 settembre 2004 al 30 gennaio 2005 e professore emerito di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano.

Nato a Milano nel 1936, aveva compiuto 86 anni lo scorso 30 marzo. Nel 2007 era entrato a fare parte degli “Amis de la Vallée d’Aoste”, onorificenza ricevuta quell’anno insieme a Michel Barnier, Mike Bongiorno, Dino Piero Giarda e Guido Sportelli.

“Valerio Onida ha coniugato la sua passione per la Costituzione con l’amore per la Valle d’Aosta”, si legge nella motivazione che aveva spinto la Regione ad attribuirgli il titolo. “La sua personalità schiva ben si è inserita tra le montagne valdostane, dove la sua sensibilità per le minoranze e le differenze ha trovato terreno fertile. Ha posto al servizio della Valle d’Aosta il suo prestigio e le sue competenze, dando un contributo sostanziale all’attuazione dell’ordinamento regionale e, più di recente, alla riflessione in corso sullo Statuto”.

Il cordoglio di tutta la comunità valdostana per il decesso di Valerio Onida, Presidente emerito della Corte costituzionale e Ami de la Vallée d’Aoste dal 2007, viene espresso dai Presidenti della Regione e del Consiglio Valle. “Il Professor Onida – dicono i Presidenti Erik Lavevaz e Alberto Bertin, a nome loro personale, della Giunta e del Consiglio – era autenticamente legato alla Valle d’Aosta, sia attraverso un rapporto di affetto con la nostra terra, di cui era appassionato frequentatore, sia per la sua sensibilità di straordinario costituzionalista, che qui aveva trovato terreno fertile per contribuire alla riflessione sull’attuazione del nostro Statuto e sullo sviluppo dell’ordinamento regionale nel sistema italiano. Con la sua scomparsa, aggiungono i Presidenti, perdiamo un amico, un autorevole accademico, un garante dei valori della Costituzione, un uomo con una grande passione per le battaglie di civiltà”.

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