Elisoccorso, gli interventi non urgenti finanziano la formazione

Che fine fanno i soldi pagati dagli utenti protagonisti delle missioni poste a loro carico, perché ritenute “uso inappropriato”? Una delibera del Commissario Usl li destina in parte al compenso dei medici, in parte ad attività formative.
esercitazione elisoccorso su impianti a fune
Cronaca

Quanto introita, in un anno, l’Unità Sanitaria Locale per l’uso inappropriato del servizio di elisoccorso, cioè per tutti gli interventi posti a carico degli utenti perché non riconosciuti d’emergenza? La risposta è contenuta, per il 2018, in una deliberazione del Commissario dell’azienda, Angelo Pescarmona, adottata negli scorsi giorni, il 26 luglio: parliamo di poco più di 160mila euro. Per la precisione, 160.407,71 euro.

Il totale viene determinato dagli uffici, dopodiché il Direttore amministrativo lo comunica all’Assessorato regionale alla Sanità e alle strutture interessate dell’Usl. Da quel passaggio, scaturiscono i successivi, perché la somma viene, di fatto, reinvestita nel funzionamento del servizio. Una parte (100mila euro) è destinata ai medici di elisoccorso, mentre l’altra (i 60.407 euro residui) finanzia la formazione obbligatoria di chi opera a bordo di “Sierra Alfa” 1 e 2.

La quota spettante ai sanitari è prevista dalla legge regionale sull’organizzazione del servizio socio-sanitario. In particolare, è stabilito che al personale che esercita “l’attività di primo soccorso e di trasporto sanitario a mezzo elicottero” venga corrisposto “un apposito compenso quale risultato conseguito”, calcolato sulla base di uno “specifico fondo” determinato dall’Usl e ripartito in quote corrispondenti “al numero dei turni necessari per ciascun anno di esercizio dell’attività”. Ad oggi, i medici impegnati nel servizio sono una decina, quasi tutti anestesisti-rianimatori.

Quanto alle attività formative finanziate, la deliberazione destina i 60.407 euro allo svolgimento di varie iniziative. Si tratta, anzitutto, di cinque moduli di aggiornamento annuale rivolti ai sanitari in servizio di elisoccorso, effettuati dagli operatori del Soccorso Alpino Valdostano. In particolare, i temi del 2019 sono individuati in: addestramento valanghe, torrentismo, montagna estiva, impianti a fune e montagna autunnale.

La cifra stanziata servirà anche a coprire alcune spese correlate all’organizzazione degli interventi formativi, come l’acquisto e l’affitto di abbigliamento e materiali tecnici di alpinismo, o l’eventuale soggiorno presso rifugi durante gli addestramenti. Inoltre, saranno finanziate formazioni a favore del personale del Soccorso Alpino Valdostano e del Sagf della Guardia di finanza, nonché i corsi finalizzati all’acquisizione (o al rinnovo) dei tesserini degli elisoccorritori per l’accesso all’area aeroportuale.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte