Era in Valle uno degli arrestati nel blitz anti-ndrangheta dei Carabinieri di Milano

In azione sono entrati i militari del Nucleo Investigativo meneghino, con il supporto del Reparto operativo del Gruppo Aosta. L’operazione, coordinata dalla Dda, ha impegnato oltre 400 uomini, in varie province.
Arma dei Carabinieri Aosta
Cronaca

È stato eseguito in Valle d’Aosta uno degli arresti scattati, nella notte, nell’ambito dell’operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano su una “locale” di ‘ndrangheta attiva tra Legnano e Lonate Pozzolo, sul confine tra il varesotto e il milanese. L’arrestato è stato individuato e prelevato in un albergo aostano dai militari lombardi, con il supporto del Reparto operativo del Gruppo Aosta.

Maggiori dettagli saranno resi noti in giornata. Il “blitz” di stanotte ha impegnato quattrocento Carabinieri, in varie province italiane. L’ipotesi di reato contestata agli arrestati è l’associazione mafiosa finalizzata a una serie di estorsioni, violenze private e lesioni. In carcere sono finite, a seguito dell’ordinanza del Gip del Tribunale di Milano Alessandra Simion, richiesta dalle pm della Dda Alessandra Cerreti e Cecilia Vassena, ventisette persone, mentre altre sette sono ai domiciliari.

Le indagini hanno scoperchiato uno scenario imperniato sulla ricostituzione della “locale” di Legnano e Lonate Pozzolo, a seguito delle scarcerazioni (tra il 2015 e il 1017, per fine pena) di condannati in precedenti processi sul crimine organizzato. In particolare, oltre ai canali più tradizionali della ‘ndrangheta, il sodalizio avrebbe “infiltrato” alcuni parcheggi nell’area dell’aeroporto di Malpensa, ritenuti nuovo “business” molto appetibile (in particolare, vista la chiusura temporanea di Linate).

Parallelamente ai fermi, il Tribunale di Milano ha disposto il sequestro di due di queste strutture, nei dintorni dello scalo. Per una terza, è scattato invece il sequestro di parte delle quote della società che lo gestiva. Assodato anche, dagli inquirenti, un versante politico locale, legato ai comuni di Ferno e Lonate, con il gruppo criminale ritenuto in grado “di veicolare considerevoli quantità di voti, barattandoli con la nomina di familiari e parenti a cariche politiche e amministrative”.

0 risposte

    1. Salve, eccomi. Potrei ribaltarle, però, la domanda e lo faccio solo a scopo dimostrativo: esiste un non-calabrese che non sia deficiente? Suvvia!…

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