La Cassazione conferma: l’ex Hotel Lanterna di Saint-Pierre non può essere trasferito alla Regione, ma resta al Ministero dell’Interno e in particolare nella “Riserva Fondo Lire” dell’Amministrazione delle Nazioni Unite per l’assistenza e la riabilitazione (UNRRA), istituita con un accordo internazionale dell’8 marzo 1945.
L’Amministrazione regionale aveva proposto ricorso contro la sentenza della Corte d’Appello di Torino che aveva ribaltato quella di primo grado.
Piazza Deffeyes richiamando il contenuto delle norme statutarie, che prevedono il trasferimento alla Regione autonoma dei beni del demanio dello Stato e dei beni immobili patrimoniali dello Stato, situati nel territorio regionale, ha sostenuto “come il vincolo di destinazione dell’immobile alla Riserva fondo lire UNRRA non sarebbe di ostacolo al suo trasferimento”. Non solo: “Essendo l’assistenza materia di competenza statutaria, il trasferimento dell’immobile in oggetto non farebbe venire meno il vincolo assistenzialistico impresso dall’Accordo internazionale, né contravverrebbe l’Accordo, mentre la sentenza impugnata, nel ritenere non trasferibile il bene, avrebbe violato lo Statuto di autonomia”.
Nell’esaminare il quadro normativo, i giudici di Cassazione sottolineano come sia “evidente che, con tutti i mutamenti che hanno segnato l’organizzazione statale nei decenni dall’Accordo internazionale del 1947 in avanti, la Riserva Fondo lire UNRRA è rimasta assoggettata ad un regime speciale, con conseguente sottrazione dei relativi beni alla disciplina generale dei beni patrimoniali dello Stato, e quindi anche alla previsione dell’art. 6 dello Statuto di autonomia della Valle d’Aosta, tanto più che ai sensi dell’art. 2, comma 1, del medesimo Statuto la Regione autonoma è tenuta, al pari dello Stato, al rispetto degli obblighi internazionali”.
Con la sentenza pubblicata oggi i giudici escludono, quindi, che “l’art. 6 dello Statuto di autonomia operi in modo automatico il trasferimento dei beni immobili di proprietà dello Stato situati nel territorio regionale, tanto più considerando che l’attuazione delle norme statutarie della Regione autonoma Valle d’Aosta, anche prima della modifica apportata con legge costituzionale n. 2 del 1993, è avvenuta secondo il modello collaborativo, poi recepito nell’art. 48-bis dello Statuto, in forza del quale la Regione ha il potere di avviare la trattativa finalizzata ad ottenere la norma di attuazione in sede di commissione paritetica e, nel caso di inerzia dello Stato, di ricorrere davanti alla Corte costituzionale per violazione del principio di leale collaborazione.”
Nel 2015 l’ex Hotel Lanterna di Saint-Pierre era stato inserito tra gli hub regionali per l’accoglienza e lo smistamento di richiedenti asilo nell’ambito della road map presentata dall’Italia all’Unione Europea. Il Ministero degli Interni aveva anche incaricato il Provveditorato alle opere Pubbliche di eseguire i lavori di ristrutturazione.
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Una ennesima figuraccia ormai una piu’ o una meno non fa’ differenza
ogni giorno che passa dimostrano sempre piu’ la loro inadeguatezza.