Un anno e 4 mesi di reclusione. E’ la pena inflitta, negli scorsi giorni, dal Gup Davide Paladino al 60enne aostano Salvatore Lanatà, per favoreggiamento della prostituzione. L’udienza, al Tribunale di Aosta, si è tenuta con rito abbreviato. Al centro della contestazione mossa all’imputato vi erano due episodi, risalenti all’agosto 2021, in cui avrebbe accompagnato con la sua auto una trentenne nei luoghi (sempre nella “plaine” di Aosta) ove doveva incontrarsi con i clienti.
In un caso, Lanatà avrebbe anche messo a disposizione della donna la vettura, per consumare il rapporto sessuale, rimanendo nei pressi ad attenderla. Entrambe le volte, avrebbe rivolto al cliente espressioni del tipo “Mi raccomando, che non le succeda nulla, che lei è mia”. Un messaggio nel quale gli investigatori avevano letto la conferma del favoreggiamento.
Le indagini erano partite dopo che la donna, rapinata da un cliente, aveva sporto denuncia. Dagli accertamenti erano emersi gli elementi che hanno portato all’apertura del procedimento nei confronti del 58enne. L’inchiesta ha messo in luce che la ragazza (che risulta presentare alcuni problemi psichici) gestisse in autonomia la sua attività, prevalentemente attraverso inserzioni su siti di appuntamenti.
La donna, nel corso delle indagini svolte dalla Sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura (il fascicolo è affidato al pm Francesco Pizzato), ha sostenuto di non avere mai consegnato dei soldi a Lanatà e che il rapporto tra loro fosse esclusivamente di carattere amichevole, ma sono state individuate occasioni in cui sarebbe stata lei a sostenere spese relative, in particolare, all’auto.