Gestisce il “droga delivery” ai domiciliari, 20enne incarcerato

Claudiu Padure, 20enne romeno, era in detenzione domestica, ma spacciava lo stesso. La Squadra Mobile lo ha portato a Brissogne.
Cronaca

La necessità aguzza l’ingegno. L’antico adagio deve aver convinto rapidamente il 20enne romeno Claudiu Padure che i “domiciliari”, cui si trovava dopo l’operazione antidroga della Polizia “Quei bravi ragazzi, scattata nello scorso febbraio, non fossero un motivo per interrompere il “business” cui sembra essersi alacremente dedicato negli ultimi tempi.

Così, malgrado fosse in regime di detenzione in casa, peraltro assieme alla madre (Mariana Camelia Paun, arrestata per concorso in spaccio con il figlio), ha continuato a smerciare droga. La Squadra Mobile lo ha però scoperto e, nella giornata di ieri, venerdì 7 giugno, lo ha incarcerato, dando esecuzione all’aggravamento della misura cautelare a suo carico, disposto dall’autorità giudiziaria.

Dopo averlo monitorato per un periodo, i poliziotti diretti dal commissario capo Eleonora Cognigni hanno appurato che Padure, pluripregiudicato, riceveva le “ordinazioni” telefonicamente, da una serie di clienti locali, i quali poi passavano a ritirare le dosi nell’abitazione in cui il giovane, per il regime cautelare cui era sottoposto, non avrebbe dovuto incontrare nessuno.

Nel procedere al nuovo arresto, gli agenti hanno anche perquisito l’alloggio, rinvenendo circa 100 grammi di Marijuana e vari strumenti definiti dagli inquirenti utili allo spaccio. Le indagini culminate nell’operazione dello scorso 7 febbraio, coordinate dal pm Luca Ceccanti, erano iniziate nel 2018 ed avevano messo in luce la capacità dei quattro arrestati allora di movimentare 1.300 dosi di cocaina ogni due mesi, per un volume d’affari pari a 1.600 euro al giorno.

Padure, prima di finire nella rete che ha avvolto “Quei bravi ragazzi”, era già stato arrestato nell’aprile dello scorso anno. All’epoca, fermato per un controllo mentre era a bordo di un’auto con altri quattro uomini, era stato trovato in possesso di un involucro con circa 25 grammi di cocaina. Un’occasione in cui, visti il quantitativo e la giovane età, gli agenti avevano intuito la sua “passione” per il “business” che nemmeno i domiciliari sono riusciti a fermare.

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