La situazione relativa ai furti in appartamento, con riguardo all’aumento di tale reato nei comuni della “plaine” di Aosta, è stata esaminata dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nella seduta tenutasi oggi, martedì 23 settembre, a Palazzo regionale.
Si tratta dell’organismo, presieduto dal Presidente della Regione Renzo Testolin, che raggruppa il Questore Gian Maria Sertorio e i comandanti del Gruppo Carabinieri, colonnello Livio Propato, del reparto territoriale della Guardia di finanza, colonnello Nicola Bia, e del Corpo forestale della Valle d’Aosta, Luca Dovigo.
I dati esaminati, pur in un contesto generale di contenimento della criminalità predatoria, fanno sapere dall’Amministrazione regionale, “hanno visto le forze di polizia attente a rafforzare ulteriormente le strategie di prevenzione e contrasto di questo specifico fenomeno”.
Il Questore e i vertici di Carabinieri e Guardia di Finanza hanno “confermato una sinergica intesa nell’assicurare il potenziamento delle attività di controllo del territorio, con un rafforzamento della vigilanza nelle fasce orarie più a rischio” e “l’impiego mirato di pattuglie nelle aree maggiormente colpite”. Al riguardo, saranno “mantenuta l’intensificazione dei servizi congiunti” e la “condivisione degli esiti investigativi finalizzati all’individuazione dei responsabili dei furti in abitazione”.
Il Comitato ha altresì condiviso “l’importanza di promuovere una stretta collaborazione con i cittadini, nella costruzione di un sistema di sicurezza che ha alla base la tempestiva comunicazione al 112” di “ogni informazione potenzialmente utile ad un eventuale sviluppo investigativo (segnalare targhe, persone sospette…)”, evitando – è quanto emerso dal Cosp – “di intraprendere ogni iniziativa estemporanea che possa ostacolare l’attività di prevenzione e repressione”.
Sul tema, “il Comitato continuerà a monitorare con attenzione l’evolversi della situazione, prevedendo incontri periodici di aggiornamento e confronto tra tutte le componenti istituzionali coinvolte”, nella logica per cui “la sicurezza del territorio rimane una priorità assoluta per la Presidenza della Regione, per i Comuni, per la Questura e per le altre forze di Polizia”.