Luca Ceccanti, magistrato in servizio ad Aosta dal maggio 2000, è il nuovo Procuratore della Repubblica di Aosta. Lo ha deliberato all’unanimità, nella seduta di ieri, mercoledì 19 febbraio, il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura. Il vertice dell’ufficio inquirente di via Ollietti era vacante dal 6 maggio 2024, quando l’allora Capo Paolo Fortuna lo aveva lasciato perché nominato alla guida della Procura generale di Bologna.
Per il posto di Procuratore della Repubblica ad Aosta avevano presentato candidatura in origine sei magistrati, incluso il neo-nominato. Secondo la delibera del Plenum, “esaminati approfonditamente i fascicoli degli aspiranti e la documentazione depositata nella presente procedura di controllo”, emerge che “Luca Ceccanti risulta certamente il candidato più idoneo, per attitudini e merito”.
Dall’arrivo in Valle, sede del suo primo incarico in magistratura, nelle vesti di sostituto procuratore si è occupato (sino al 2009) di tutte le materie d’indagine, con particolar riferimento ai reati in materia edilizia e ambientale. Nella fase successiva della sua esperienza, fino al 2017, ha trattato soprattutto i delitti di maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali (cioè i crimini nei confronti delle cosiddette “fasce deboli”).
Dal dicembre 2017 gli è stato affidato il dipartimento d’indagine sui reati contro la pubblica amministrazione, economici, fiscali, fallimentari, fattispecie di usura, riciclaggio ed autoriciclaggio. Ha seguito, altresì, l’area delle misure di prevenzione. Tra le inchieste che ha coordinato, nel tempo, quelle sul crack “Eurovie” e diversi omicidi. In epoca più recente, quelle sulla corruzione in alcune società partecipate e nella Valtournenche.
58 anni, pisano, Ceccanti è stato nominato, dopo la vacanza dell’ufficio, Procuratore “facente funzione”. Dopo la delibera dal CSM, la procedura prevede ora il decreto di nomina, cui seguiranno il giuramento e l’immissione in servizio nella sede aostana. Un contesto che conosce bene e che lo porterà ora, in ragione delle competenze direttive del Procuratore, a confrontarsi anche con situazioni come la difficoltà legata alla carenza di personale amministrativo dell’ufficio.