Week-end di arresti per reati legati all’immigrazione, per le forze dell’ordine impegnate in alta valle. Accusandolo di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, i Carabinieri hanno fermato, nella notte di oggi, lunedì 29 luglio, un 31enne di etnia curda, Abdullah Bakir Hard, entrato in Italia dal valico del Piccolo San Bernardo. Era alla guida di una vettura, su cui viaggiava un uomo sprovvisto dei titoli per l’ingresso nel Paese.
Condotto in Tribunale, in mattinata, per il giudizio con rito direttissimo, ha patteggiato, dinanzi al giudice monocratico Davide Paladino, 8 mesi di reclusione (pena sospesa) e 10mila euro di multa. L’accusa era rappresentata dal pm Eugenia Menichetti e l’imputato era difeso dall’avvocato Valeria Fadda. A quanto ricostruito dai militari, che hanno controllato il mezzo nella zona di Pré-Saint-Didier, i due erano di ritorno in Italia da un paese del Nord Europa.
Sempre stamane si sono poi tenute le udienze a carico degli altri due arrestati, accusati di possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsi. Si tratta di un 30enne iraniano, M.A., e di un 23enne egiziano, G.T., tratti in arresto ieri, domenica 28, dalla Polizia di frontiera al tunnel del Monte Bianco.
Nel controllare i due, dopo il respingimento da parte delle autorità francesi, è emersa la contraffazione di una carta d’identità spagnola per l’iraniano e di analogo documento, ma emesso in Polonia, per l’egiziano. Al culmine delle rispettive udienze, il giudice monocratico ha inflitto ad entrambi 11 mesi di carcere (pena sospesa).