Restano in cella i due italiani finiti in manette lunedì scorso al traforo del Monte Bianco per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Accogliendo la richiesta della Procura, quest’oggi, giovedì 19 ottobre, il Gip del Tribunale di Aosta ne ha convalidato l’arresto, disponendo la loro custodia cautelare in carcere. L’uomo, 34 anni, si trova a Brissogne, mentre la donna che era con lui a bordo del vecchio camper fermato dalla Polizia di frontiera nell’ultima mezz’ora prima della chiusura della galleria per nove settimane di lavori, una 31enne, è reclusa alle Vallette, a Torino.
I due erano entrati nel tunnel, dal lato francese, alle 7.30 di lunedì mattina. I militari della missione “Strade sicure” avevano già lasciato il sito (riposizionati al traforo del Gran San Bernardo) e per i controlli sugli ultimi mezzi in transito era rimasta la Polizia di frontiera. Forse i due speravano in un allentamento delle verifiche, ma gli agenti hanno fermato comunque il camper malconcio, targato Cuneo. Ad insospettire gli agenti è stata la ruota di scorta, particolarmente usurata e di diametro non corrispondente agli altri pneumatici del camper e pure più pesante di una normale gomma.
Approfondendo la perquisizione, i poliziotti all’interno della ruota hanno trovato 17 chili di droga, tra cocaina ed eroina. Lo stupefacente era suddiviso in 1.295 ovuli, in parte sfusi e in parte in pacchetti già pronti per essere venduti. Per i due, residenti in centro Italia, è scattato così l’arresto, con la traduzione in carcere. Sul mezzo sono stati rinvenuti anche un tronchesino e 2 coltelli, con lama da 13 centimetri (valsi una denuncia per porto di armi ed oggetti atti ad offendere), nonché 800 euro in contanti. A bordo con loro, un cane rimasto tranquillo durante le operazioni dei poliziotti e poi affidato al canile regionale. Del fascicolo è titolare il pm Manlio D’Ambrosi.