Indagine per abuso edilizio a Cervinia, il pm chiede di archiviare

Il pagamento, da parte degli indagati, di una sanzione da 5mila euro ha reso esecutivo un parere favorevole alla compatibilità paesaggistica dell’intervento sullo stabile che, a giugno, la Procura aveva fatto sequestrare.
In vista dall'alto di Cervinia
Cronaca

Per la ristrutturazione di un immobile in corso a Breuil Cervinia (Valtournenche) erano stati indagati in tre, a giugno, per la violazione del Testo unico delle disposizioni in materia edilizia, nonché del Codice dei beni culturali e del paesaggio. A fronte del sequestro dell’opera disposto d’urgenza dal pm hanno tuttavia prodotto un parere favorevole alla compatibilità paesaggistica dell’intervento, rilasciato dalla Soprintendenza regionale, che il successivo pagamento di una sanzione (da circa 5mila euro) ha reso esecutivo.

Le accuse sono così cadute e il sostituto procuratore Eugenia Menichetti ha chiesto al Gip del Tribunale l’archiviazione del fascicolo aperto al riguardo, in cui erano stati iscritti Lars Olof Christer Magnusson (60 anni, legale rappresentante della “Comini House AB”, proprietaria dello stabile), Margherita Maria Garzino (54, progettista e direttore dei lavori) ed Ezio Colliard (64, legale rappresentante della “Valdostana Impresa Costruzioni srl”, società che stava eseguendo le opere sullo stabile, nel frattempo dissequestrato).

La Procura contestava che il manufatto in via di realizzazione fosse “in variazione essenziale” rispetto al permesso di costruire rilasciato nell’aprile 2018, per il “restauro dei fabbricati esistenti”. Inoltre, nell’ambito dell’intervento un corpo sarebbe stato demolito, malgrado la sua classificazione “quale immobile di pregio”. Addebiti che il parere favorevole e la sanzione hanno superato, considerando anche che dagli accertamenti è emerso come la volumetria risultante fosse inferiore (e non in aumento) a quella originaria. La denuncia sulla presunta difformità delle opere era partita dal Comune di Valtournenche.

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