La Procura della Repubblica ha chiuso, senza che siano emerse ipotesi di reato, il fascicolo aperto sulle alluvioni che, alla fine dello scorso giugno, avevano interessato la Valle d’Aosta, in particolare le località di Cogne e Valtournenche. Le attività investigative svolte hanno restituito, anzi, un ottimo funzionamento del sistema di protezione civile.
Gli interventi attuati in quelle ore, stando alle indagini, sono stati tempestivi, a fronte di precipitazioni di entità straordinaria e di condizioni dell’evento di portata eccezionale. Il fascicolo era stato aperto di iniziativa dall’ufficio diretto dal procuratore facente funzione Luca Ceccanti.
Gli accertamenti sono stati svolti dall’aliquota del Corpo forestale valdostano della Sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura e tutti quelli effettuati hanno evidenziato una corretta e valida gestione dell’emergenza.
I danni cagionati dagli eventi alluvionali sono stati stimati dalla Regione in circa 93 milioni di euro alle strutture pubbliche, oltre ad 11 milioni per il comparto agricolo e 6 milioni quantificati da Cva e Deval per danni alle infrastrutture di energia elettrica.