Ampliamento dell’ospedale, la Procura chiude il fascicolo senza ravvisare reati

Le indagini erano state aperte a seguito dell’esposto presentato nello scorso febbraio dal Comitato civico Vallée Santé. Per gli inquirenti, ravvisabili segnalazioni di presunte irregolarità amministrative e contabili, ma non penali.
ampliamento ospedale Parini
Cronaca

Com’era stato aperto – cioè senza ipotesi di reato, né indagati – si è chiuso. E’ l’esito del fascicolo della Procura della Repubblica sulla progettazione e i lavori dell’ampliamento dell’ospedale regionale Umberto Parini. A innescare le indagini era stato, nello scorso febbraio, un esposto del Comitato civico Vallée Santé.

Per gli inquirenti, nelle sette pagine del Comitato sono ravvisabili segnalazioni di presunte irregolarità amministrative e contabili, ma non di natura penale. Il Comitato aveva inviato l’esposto anche alla Procura regionale della Corte dei conti e all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) di Roma.

La Procura indaga sull’ampliamento dell’ospedale

14 Febbraio 2024 – Ore 13.30

L'ampliamento ad est dell'ospedale Parini
L’ampliamento ad est dell’ospedale Parini

Un fascicolo, ad ora senza ipotesi di reato, né indagati, è stato aperto dalla Procura della Repubblica di Aosta, su progetti ed iter di ampliamento dell’ospedale regionale “Parini”. L’inchiesta segue l’esposto presentato dal Comitato “Vallée Santé”, che oltre all’ufficio inquirente di via Ollietti si è rivolto alla Procura regionale della Corte dei conti e all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) di Roma.

Per gli inquirenti, nelle sette pagine del Comitato sono ravvisabili segnalazioni di presunte irregolarità amministrative e contabili, ma non di natura penale. E’ il motivo per cui la Procura, guidata dal pm Luca Ceccanti, ha deciso di procedere, al momento, con un fascicolo iscritto a “modello 45”, vale a dire “atti non costituenti notizia di reato”.

Nell’annunciare la presentazione dell’esposto, “Vallée Santé” ha sottolineato che “per evitare complicazioni ora gli amministratori stanno correndo per gettare le condizioni di un ‘non ritorno’. Un modus operandi che riteniamo al di  fuori delle procedure previste dal Codice degli appalti (dove le opere devono prevedere l’intera copertura di spesa sin dalla fase di indizione di gara), ma che non è l’unica anomalia”.

Per il Comitato, “gli errori di scelta, a nostro avviso, sono stati fatti diversi anni fa e ora gli utenti  valdostani ne pagano tutte le conseguenze. Comprese quelle economiche”. I 186 milioni di euro stanziati dal Governo regionale, dice “Vallée Santé” per ora coprono soltanto la fase 3, cioè la costruzione del nuovo corpo del “Parini”.

“Mancano completamente – scrive il Comitato –  i dati relativi alle fasi 4 (Nuovo polo Materno-Infantile) e 5 (Ristrutturazione dell’ex-Mauriziano). Senza considerare che bisognerebbe anche fare una riflessione sull’esigenza di demolire tutto il Corpo C attuale (dove ci sono Sale Operatorie, Chirurgie, ecc.) per creare una nuova costosa struttura quando nello stesso Corpo C tutto sarebbe pronto per Ospitare il Polo Materno-Infantile”.

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