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La Procuratrice generale Musti ad Aosta per l’insediamento del procuratore Ceccanti

Il vertice della Procura generale di Torino era presente a Palazzo di giustizia stamane per l’immissione in servizio del nuovo procuratore capo Ceccanti, che ha affermato: “in Valle forme di criminalità legate alla specificità della regione”.
Cronaca

Ad Aosta nella mattinata di oggi, mercoledì 14 maggio, in occasione dell’insediamento del nuovo Procuratore della Repubblica, Luca Ceccanti, il Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Torino, Lucia Musti, ha detto ai giornalisti, tra l’altro, del percorso intrapreso per porre soluzione all’annoso problema del sottorganico degli uffici del “sistema giustizia” della nostra regione.

Un percorso che ha visto il confronto con l’amministrazione regionale, relativamente allo scorrimento di graduatorie in essere: “si tratta – ha detto Musti – di esuberi che non sono assorbiti dagli enti locali e che intendano essere collocati negli uffici giudiziari, ovviamente. Banalmente, se una persona ha trovato, nelle more, un altro lavoro, c’è una problematica personale, o quant’altro, è chiaro che il risultato non è matematico o garantito”.

“Per adesso – aggiunge la Procuratrice – parliamo di un progetto che, però, è in fase avanzata. Sui frutti in concreto non sono in grado di essere precisa. E’ una procedura delicata, che richiede una serie di step, che è stata già avviata e voglio assolutamente ringraziare in questa sede la Regione Valle d’Aosta, ed in particolare il signor Capo di Gabinetto, che si è fatto parte attiva continua e presente nei rapporti con la Procura generale, con il Ministero, per portare a buon fine questa prassi virtuosa”.

L’auspicio di Musti è “di poter annunciare al più presto assieme al procuratore” Ceccanti “l’arrivo di nuovo personale grazie agli enti locali”. La presenza ad Aosta della Procuratrice generale è stata anche l’occasione per ribadire l’attenzione degli organismi inquirenti alla criminalità organizzata, la cui presenza in Valle è stata ormai giudiziariamente certificata da una sentenza definitiva.

Al riguardo, Musti ha ricordato che “in seconda battuta è anche impegnata la Procura generale, laddove noi celebriamo i processi in grado d’appello, laddove se del caso noi presentiamo i ricorsi in Cassazione, in caso di assoluzioni, di esiti che non abbiamo condiviso. Quindi, noi svolgiamo il nostro ruolo di parte, sia pur in grado d’appello”.

“Poi – ha aggiunto la Procuratrice generale – c’è anche tutto un discorso, è una regione ricca, massima attenzione, oltre alla cura del paesaggio, perché è un patrimonio straordinario, quindi ai reati ambientali, ma anche la cura nei confronti di quelli che sono i reati di pubblica amministrazione, perché evidentemente essendo un contesto così particolare, è evidente che deve essere tenuta la guardia anche sotto questo profilo”.

Nominato dal Csm lo scorso febbraio, ora Luca Ceccanti è ufficialmente in servizio quale Procuratore della Repubblica. Nell’ufficio inquirente di Aosta era arrivato nel 2000 e qui ha mosso tutti i passi, dalla prima nomina sino al vertice. Anzitutto, spiega ai giornalisti che l’entusiasmo “è lo stesso di 25 anni fa, anzi maggiore”. Quindi, ritorna sulla sua “lettura” della Valle d’Aosta e sulle nuove responsabilità che lo attendono.

“E’ un territorio molto particolare, un territorio anche difficile – afferma Ceccanti – dove la criminalità comune è poco sentita, ma altre forme di criminalità molto particolari, molto più legate alle specificità della regione sono sempre state presenti. Alla fine, il compito di una Procura è di non guardare in faccia nessuno, ma agire sempre con equilibrio, sempre con fermezza. Conto che riusciremo a farlo anche in futuro”.

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