Franco Vicquéry, l’ispettore superiore del Corpo forestale 57enne di Gignod imputato di truffa aggravata, alterazione dei sistemi di rilevazione della presenza in servizio e peculato d’uso, è stato licenziato dall’amministrazione regionale. La lettera che gli comunica il provvedimento è stata notificata al comandante sospeso della stazione di Etroubles attraverso il Comando del Corpo forestale della Valle d’Aosta.
Per l’uomo, la Procura di Aosta ha recentemente chiesto il rinvio a giudizio. Secondo gli inquirenti (a indagare è stata l’aliquota del Corpo forestale della Sezione di Polizia giudiziaria, coordinata dal pm Luca Ceccanti), Vicquéry avrebbe attestato manualmente la presenza in servizio, anche per i momenti in cui risultava a casa a fare pranzo, o non era al lavoro. Nel dettaglio, sarebbe risultato falsamente in servizio per 27 giorni, pari ad almeno 41 ore e 9 minuti.
Una mancata presenza sul lavoro dalla quale sarebbe scaturito un ingiusto profitto (e contestuale danno economico alla Regione) di 1.223 euro. L’accusa di peculato d’uso è invece relativa al fatto che dagli accertamenti svolti (anche con servizi di appostamento e pedinamento) è emerso l’uso non autorizzato dell’auto di servizio, che il forestale sarebbe arrivato a parcheggiare nel garage di casa.
L’uomo era stato arrestato lo scorso 23 maggio e la misura dei “domiciliari” era stata revocata dal Gip (che, accogliendo l’istanza difensiva, l’aveva sostituita con la sospensione per sei mesi dal pubblico ufficio e l’obbligo di dimora nel comune di residenza) il 4 giugno. L’udienza preliminare dinanzi al Gup, relativamente alle imputazioni penali, è fissata per il prossimo 13 novembre.