Sempre oggi la caserma dei Carabinieri riaprirà gli uffici al pubblico.
Chi avesse ora necessità urgenti di spostarsi da Cogne dovrà recarsi al Consorzio turistico per prenotare i voli, in programma nelle fasce orarie mattino e sera in salita e discesa.
Franco Manes ieri è intervenuto alla Camera sottolineando “la fragilità di questi territori e la necessità di interventi urgenti per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. L’evento alluvionale di questo fine settimana ha nuovamente evidenziato la vulnerabilità della Valle d’Aosta e del Canavese in Piemonte,” ha dichiarato Manes. “Le Alpi, con un surriscaldamento quasi doppio rispetto alla media globale, sono un vero e proprio indicatore dei cambiamenti climatici che ci attendono.”
A Cogne ritorna l’acqua in tutte le case
2 luglio 2024
Dalla serata di ieri l’acqua è tornata in tutte le case a Cogne. L’acquedotto della Valnontey, gravemente danneggiato dall’alluvione è stato ripristinato. La potabilità dell’acqua è ancora in fase di valutazione, anche perché le vasche vanno ripulite. L’invito pertanto è a bollire l’acqua.
La corrente elettrica così come le linee telefoniche, erano ritornate in funzione già nella giornata di domenica 30 giugno.
Prosegue nel frattempo il rifornimento costante in paese di viveri e beni essenziali e l’evacuazione dei turisti. Già 1500 quelli che hanno lasciato il paese.
“Ne rimangono ancora 500” dice il vicesindaco Giuseppe Lamastra. “Oltre ai residenti qualcuno sul territorio è rimasto, prevalentemente proprietari di seconde case e qualcuno nelle poche strutture che hanno tenuto aperto, anche perché i grandi hotel stanno tutti chiudendo fino a quando non tornerà una viabilità normale”.
Su tutto il territorio, dalla Valnontey, a Lillaz e a Cretaz, sono impegnati in queste ore squadre di volontari per ripulire le strade da fango e detriti. “Quando c’è da rimboccarsi le mani nessuno si tira indietro”. Oltre al personale del volontariato di protezione civile, hanno dato la propria disponibilità tanti residenti di Cogne e anche qualche turista rimasto in paese.
Situazione in miglioramento a Cogne e Cervinia. 853 gli elitrasportati, altri 300 domani
1 luglio 2024
Cogne e Cervinia cominciano a “tirare il fiato“. Ma, soprattutto, a superare gli interventi in emergenza e pianificare quelli del prossimo futuro.
Nella serata di oggi, lunedì 1° luglio, nella sede della Protezione civile, si è riunito il Centro Coordinamento Soccorsi – coordinato dal capo del Dipartimento Protezione civile e Vigili del fuoco Valerio Segor, con il presidente della Regione Renzo Testolin e i rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’esercito, del Soccorso alpino valdostano, dei Vigili del fuoco, dei Volontari della Protezione civile e di tutte le strutture regionali coinvolte- per esaminare l’aggiornamento della situazione dopo le forti piogge di sabato.
A Breuil-Cervinia – spiegano dalla Regione – sono proseguiti i lavori di disalveo del torrente Marmore, esondato sabato, così come le attività di svuotamento delle cantine dai detriti e dall’acqua.
Anche la situazione di Cogne è in miglioramento. Sono infatti iniziati gli interventi di ripristino del collegamento viario lungo la strada regionale e sono in corso le valutazioni delle soluzioni tecniche. Ma anche dei tempi e dei costi.
Oggi sono state elitrasportate a valle 853 persone e per domani sono prenotate altre 300. Hanno operato in tutto quattro elicotteri della Protezione civile regionale con a bordo i tecnici del Soccorso alpino valdostano, un mezzo della Guardia di finanza, uno dei Vigili del fuoco e due dei Carabinieri.
Oltre al trasporto pubblico di linea, per la sola giornata di oggi è stato attivato un pullman supplementare da 90 posti tra Aymavilles, località di arrivo degli elicotteri, e Torino Porta Susa.
Il problema dell’approvvigionamento idrico è invece in fase di soluzione: sono stati effettuati gli interventi sull’acquedotto e sono in corso le operazioni di caricamento delle vasche. È in vigore l’obbligo di bollitura dell’acqua.
Nel frattempo, però, mentre la situazione si normalizza, la situazione resta delicata anche in altre zone della regione. Con un post pubblicato sui social il Comune di Fénis avvisa che tutte le vie di accesso al bivacco Borroz – sia la strada poderale, sia la rete sentieristica – “sono impraticabili causa smottamenti e frane che hanno interessato l’alta valle di Clavalité”.
Stato di emergenza per tutto il territorio valdostano: la Regione corre per accorciare i tempi della richiesta
1° luglio 2024
C’è l’evacuazione dei turisti, l’acquedotto da ripristinare, il territorio da ripulire, gli interventi di ripristino della viabilità da programmare, ma c’è a monte di tutto la necessità di vedersi riconoscere dallo Stato quanto prima lo stato di emergenza. A ribadirlo oggi è il Presidente della Regione Testolin.
Per questo la Regione punta in due o tre giorni a chiudere la raccolta dati per arrivare a consegnare tutto a Roma entro venerdì.
Con lo stato di emergenza la Regione potrà agire con urgenza e con poteri straordinari, derogare alle norme di legge e ai vincoli di bilancio e soprattutto potrà avere dallo Stato le prime risorse finanziarie per far fronte all’emergenza. Ulteriori fondi arriveranno in un secondo momento a sostegno delle persone colpite dall’alluvione e per le attività di ricostruzione.
“In mattinata abbiamo anche coinvolto e sensibilizzato i parlamentari” ha spiegato oggi il presidente della Regione Testolin. “In un confronto che ha voluto sottolineare la necessità di attenzione in Parlamento dei processi che portano allo stato di emergenza, per lavorare tutti nella direzione che ci sia una sensibilizzazione verso il nostro territorio”.
La decretazione dello stato di calamità è già avvenuta con la firma del decreto a livello locale e che interessa tutto il territorio regionale. “Abbiamo avuto dissesti anche in altre zone della Regione” spiega il capo delle protezione civile valdostana Valerio Segor. “Le opere fatte negli ultimi 25 anni, dopo l’alluvione del 2000, hanno dato in alcune situazioni, ottime risposte per evitare ulteriori danni. Un esempio su tutti il torrente di Comboé dove le briglie, le più grandi del nord Italia, sono entrate in funzione per una colata detritica di grandi dimensioni. Nei prossimi giorni dovremo andarle a pulire”.
La conta dei danni, funzionale alla richiesta dello stato di emergenza, è partita. La Regione deve iniziare a quantificare gli interventi da mettere in campo, le spese per il soccorso e l’assistenza della popolazione e i danni sulle infrastrutture. “E’ la parte più delicata e articolata, soprattutto per Cogne. Per avere una quantificazione sono necessari degli approfondimenti e domani verrà compiuto un sopralluogo per definire tutta una serie di aspetti”.
Una ricognizione sta per esser avviata in collaborazione con il Celva. “La celerità nella raccolta dei dati è fondamentale. L’invito è a fotografare, nel vero senso della parola, i danni, per iniziare la stima, non è necessario il dettaglio ora”.
Giovedì mattina la Giunta salirà in mattinata a Cogne per incontrare gli amministratori locali e gli operatori e nel pomeriggio si trasferirà a Valtournenche.
Le previsioni meteo dei prossimi giorni non destano al momento preoccupazioni, “ma siamo comunque in una realtà difficile – ricorda Segor – Ieri notte non pioveva, ma abbiamo avuto un nuovo fenomeno di trasporto importante a Cervinia”. Qui il primo sopralluogo effettuato ha individuato l’origine della colata “a margine di una delle piste del comprensorio, dove è andata in erosione una parte della morena glaciale”.
Solidarietà e vicinanza da parte del Presidente del Consiglio regionale
“Purtroppo, ci troviamo nuovamente a confrontarci con l’emergenza maltempo – dice il Presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin -. Un fenomeno preoccupante che in questi giorni sta colpendo anche la nostra regione in maniera rilevante, dai territori in testata di valle alla Bassa. Eventi meteorologici di questa portata sono sempre più frequenti e gravi ma, ancora una volta, la comunità valdostana sta dimostrando tutto il suo valore, organizzandosi e sostenendosi a vicenda: nonostante i danni, la solidarietà sta facendo la differenza. La mia vicinanza e quella del Consiglio Valle vanno a tutte le popolazioni colpite dagli eventi.2
Ripresa l’evacuazione dei turisti da Cogne: 600 le persone da portare a valle
Sono state 499 le persone che ieri sera sono state portate ad Aymavilles dagli elicotteri impegnati nell’evacuazione dei turisti bloccati a Cogne dall’alluvione. Nelle 73 rotazioni effettuate dall’elisoccorso regionale sono arrivate a valle 499 persone, altre 79 sono state portate giù da Cogne dagli elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Guardia di di Finanza.
Oggi proseguirà l’evacuazione. Sono ancora 600 le persone che vogliono abbandonare il paese. “La notte per fortuna è andata bene” racconta il vice sindaco Giuseppe Lamastra. “La gente ha capito la situazione di emergenza, sono tutti disponibili e rispettosi del lavoro”.
Rimane al momento ancora senza acqua il capoluogo. “Si sta lavorando per riparare l’acquedotto, il materiale necessario è stato portato su in Valnontey”. Qui sono rimasti più che pochi residenti. “Erano senza corrente, ma è stato portato su un generatore. Le attività sono tutte chiuse e non c’è una viabilità per raggiungerle. Le due aziende agricole sono state rifornite con l’elicottero del fieno necessario per gli animali e i proprietari sono scesi in paese con i mezzi da lavoro e l’elicottero”.
Mentre si organizza l’evacuazione dei turisti, Cogne pensa alla ripartenza. “Inizieremo a breve a pulire. Vorrei che passasse il messaggio che è stato un evento catastrofico di un pomeriggio, non è la normalità. Ha fatto dei danni che verranno sistemati e tutti si stanno adoperando in questo senso. Gli albergatori oggi hanno fatto una riunione per salvare il salvabile. Ad agosto manca un mese, c’è tempo. Ci stiamo organizzando per gli approvvigionamenti a hotel, ristoranti e attività, che sono aperte. La volontà sarebbe di dire a chi è venuto qui a fare le vacanza, di rimanere, ma sappiamo che non è semplice, e a chi ha prenotato le vacanze di non disdirle. Faremo di tutto per ritornare alla normalità”.
Proseguono le evacuazioni da Cogne. “Alla fine saranno un migliaio quelli che lasceranno il paese”
30 giugno 2024
A Aymavilles andranno avanti fino a oltre il calare del sole le rotazioni dei quattro elicotteri che stanno riportando a valle i turisti rimasti bloccati dall’alluvione che ha interessato il territorio di Cogne.
Al momento sono già scese 150 persone dalla Valnontey e 200 circa da Cogne. Turisti che avevano manifestato l’urgenza di rientrare a Valle il prima possibile e che si sono fatti trovare pronti con uno zainetto in mano, come chiesto dalla macchina dei soccorsi.
“Al momento c’è ancora una lunga coda in paese” racconta il vicesindaco Giuseppe Lamastra. “Continueremo domani in mattinata, quando abbiamo già registrato 150 persone e altrettante sono programmate per martedì. Contiamo in totale di evacuare un migliaio di persone, prevalentemente turisti”.
Nel capoluogo continua a mancare l’acqua corrente. “Il danno all’acquedotto di Valnontey è gravissimo, siamo all’opera da stamattina e proseguiremo i lavori”. L’obiettivo è di arrivare a riempire la vasca di carico vicino a Valnontey. Un punto acqua è stato allestito in paese, andando a caricare l’acqua nelle frazioni.
Ripristinata anche la telefonia. “Con un vecchio ponte radio, quindi non funziona ancora benissimo e non per tutti gli operatori”.
“La necessità ora è di fare evacuare le persone, che sono preoccupate e frastornate, anche se al momento non ci son problemi di sicurezza”.
Un presidio medico è attivo in paese, così come un altro del 118 e al momento non si registrano particolari criticità.
“La viabilità risulta interrotta in tre punti. A Valnontey non c’è più la strada, a Lillaz ci sono stati danni per la caduta di alcune frane, a Epinel non c’è più la percorribilità sulla strada regionale, ma fino a Epinel si arriva bene. Qui per fortuna i lavori a seguito della frana del 2000 hanno funzionato. Risulta danneggiato invece il campo sportivo”.
Oltre a riportare a valle i turisti, gli elicotteri stanno portando in paese il materiale necessario ad affrontare l’emergenza e a riparare i danni provocati ai principali servizi.
Al campo sportivo di Aymavilles lavorano dalle prime ore di questa mattina i volontari del soccorso, i volontari della Croce rossa e la protezione civile. Registrano gli evacuati, raccolgono le loro esigenze e organizzano gli spostamenti o verso la stazione dei pullman e dei treni, per chi vuole rientrare a casa, o l’ospitalità nelle camere messe gratuitamente a disposizione dagli albergatori di Aosta e dintorni.
Nei volti di tutti c’è stanchezza ma anche la consapevolezza di far parte di una macchina, che ancora una volta in situazioni di emergenza, si è fatta trovare pronta e perfettamente oliata.
Nelle facce di chi arriva da Cogne si percepisce invece la paura vissuta, la preoccupazione verso chi è dovuto rimanere in paese, la fatica ma anche il sollievo per il prossimo ritorno a casa.
La signora Denise con il marito e i tre cani era dalla fine di maggio nel campeggio Gran Paradiso, distrutto dall’alluvione, e avrebbe dovuto rimanerci con il proprio camper fino a settembre. Ieri sera hanno dovuto abbandonare le proprie cose quando hanno visto la situazione precipitare. Sono ritornati questa mattina a riprendere pochi oggetti, trovando il camper con alcuni danni, spostato di poco rispetto a dove l’avevamo lasciato. Di fronte a loro la devastazione prodotta dall’acqua e dal fango. Rientreranno a Reggio Emilia grazie ad un amico che si è proposto di venire a prenderli.
Anche Mario, in vacanza in un albergo a Valnontey, attende l’arrivo del figlio per rientrare a casa a Milano. Ha visto pian piano l’acqua e il fango invadere quelli che fino a poche ore prima erano prati verdi, le auto sparire nel torrente, assieme ai carri dei cavalli utilizzati per l’accompagnamento dei turisti.
Il pensiero di tanti è ora per i tempi del ripristino della viabilità. Non c’è solo chi in paese ha lasciato l’auto e i bagagli, c’è chi come Anna, nella seconda casa di Lillaz, ha dovuto salutare i genitori e i tre figli. “Chissà ora quando li rivedrò” dice abbandonandosi ad un pianto.
Milioni di danni a Cervinia
“La situazione sta tornando alla normalità. Ha smesso di piovere e si sta lavorando con tutti i mezzi possibili per liberare l’alveo del torrente, in caso di nuove piogge”. Così il vicesindaco di Valtournenche Massimo Chatrian. Dopo Cogne è Cervinia la località più colpita dall’alluvione di ieri, sabato 29 giugno. “Gran parte di Cervinia è invasa da fango e detriti, tutti gli scantinati, quelli sotto il livello della strada hanno due metri di sabbia. Quasi tutti i locali sono stati danneggiati e anche i garage”.
La via per entrare a Cervinia è chiusa per consentire ai mezzi di movimento terra di operare a pieno ritmo. “Ci sono milioni di metri cubi di materiale da rimuovere”.
Anche per via delle previsioni meteo l’affluenza turistica nel weekend non era altissima. “All’inizio la pioggia è venuta giù abbastanza graduale, poi ha fatto delle sacche in quota, poi sono partite le bombe d’acqua. Chi era in centro è riuscito a scappare in tempo”.
Le prime stime parlano i milioni di danni. “Noi gente di montagna sapremo rialzarci anche questa volta”.
Il capo della Protezione Civile Curcio atteso ad Aosta in serata
Dopo l’alluvione che ha colpito Cogne e Cervinia, è atteso nella serata di oggi, domenica 30 giugno, ad Aosta il capo della del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Incontrerà il presidente della Regione, Renzo Testolin, e i vertici della Protezione civile regionale nella sede della Protezione civile regionale, a Saint-Christophe.
Qui nel pomeriggio di oggi, domenica 30 giugno, si è riunita la Giunta in seduta straordinaria, per condividere le informazioni e le valutazioni dei rispettivi settori di competenza, così come dei territori di provenienza, oltre che analizzare le attività svolte dalla protezione civile nelle diverse località.
“Le criticità più rilevanti riguardano la valle di Cogne che risulta isolata a causa dell’interruzione della strada, sul cui ripristino non è al momento possibile fare delle previsioni di breve periodo, e l’abitato di Breuil-Cervinia, fortemente danneggiato. – spiega una nota – Per queste due situazioni sono state esaminate tutte le tematiche correlate all’emergenza: turismo, trasferimento e accoglienza degli ospiti, telecomunicazioni, presidio sanitario, trasporti, logistica, esigenze di studio e partecipazione agli esami di maturità, servizi primari (acquedotto e alimentazione elettrica), impatti sulle imprese, sui lavoratori e sulle attività agricole”.
Nei prossimi giorni sarà approfondita una stima precisa dei danni e degli interventi da eseguire per l’importante esondazione della Dora Baltea che ha coinvolto numerosi terreni coltivati della bassa Valle e in particolare tutta la campagna di Hône causando l’interruzione in più punti della strada statale 26.
La Giunta regionale, che ha espresso vicinanza ai cittadini coinvolti, ha voluto rassicurare i turisti intenzionati a venire in Valle d’Aosta sull’agibilità delle località turistiche e sullo sforzo che sarà intrapreso per rendere accessibile la Valle di Cogne nel minor tempo possibile
“Ci vorranno settimane per ripristinare la viabilità su Cogne”. Partito l’iter per chiedere lo stato di calamità naturale
30 giugno 2024 – ore 13
Nella più ottimistica delle ipotesi ci vorranno settimane per ripristinare la strada per la vallata di Cogne, da ieri isolata dopo che una serie di colate detritiche e esondazioni hanno interrotto la viabilità.”Ci sono dei tratti di strada completamente asportati” spiega Valerio Segor, direttore protezione civile valdostana, durante un punto stampa organizzato questa mattina in Protezione civile.
Un primo dissesto, più contenuto, si è verificato poco dopo il ponte di Chevril, su un tratto di circa 80/100 metri, sul quale una squadra sta già intervenendo dalle 6 di questa mattina. “Sembra la più semplice da risolvere, anche se ha comportato un danno all’acquedotto di Aymavilles” prosegue Segor. Più complicati i dissesti a monte. “Al km 9+600 c’è un dissesto più significativo, sul quale si stanno facendo le valutazioni, ma il problema principale è che l’acqua della Grand Evya è ancora molto grossa e tocca il piede di questa erosione”. Anche sul rettilineo per Epinel non è ancora bene chiara la situazione “perché c’è l’acqua sopra”.
Questa mattina – in paese è spuntato il sole – è iniziata con gli elicotteri l’evacuazione di circa 300 turisti (100 da Cogne e 200 dalla Valnontey) presenti in paese, la maggior parte di quelli in Valnontey si trovavano nel campeggio Gran Paradiso, da dove già ieri sera sono stati allontanati per essere accolti in altre strutture. Le persone vengono portate a Aymavilles, che in questo momento sta svolgendo il ruolo di centro di smistamento, anche per chi deve risalire in paese.
Oltre che con il fondo valle, le comunicazioni viarie sono interrotte anche fra la Valnontey e il centro paese, mentre Lillaz è raggiungibile con una viabilità alternativa. In Valnontey si registrano danni ingenti all’acquedotto. Al momento in paese non è disponibile acqua corrente, presente invece in alcune frazioni. La richiesta alla popolazione è di bollire l’acqua in attesa dei controlli dell’Usl . In mattinata Deval ha ripristinato la fornitura di energia elettrica. Rimangono problemi invece sulla telefonia, l’unico operatore al momento funzionante è Vodafone, mentre è in corso il ripristino della linea fissa Telecom.
La situazione sanitaria è al momento tranquilla. Nella notte sono stati effettuati in paese due recuperi, una famiglia con un bimbo piccolo in Valnontey e tre persone nel vallone dell’Urthier.
Anche nelle frazioni alte di Aymavilles la situazione è monitorata e al momento non si registrano particolari criticità.
A Cervinia si registrano soprattutto danni ai privati. “La situazione infrastrutturale è meno impattante, sono presenti danni forti nel centro abitato, nella via principale di Cervinia e nella viabilità di circonvallazione, con la zona del golf particolarmente interessata”.
Delle squadre con mezzi idrovori sono state inviate a supporto dei privati e numerose ditte per lo sfangamento sono presenti sul posto.
In Bassa Valle è stata nel frattempo ripristinata da parte di Anas la viabilità sulla Statale 26, interrotta nella zona di Bard, dopo l’esondazione della Dora Baltea.
Le previsioni meteo indicano nuvolosità residua al mattino in parziale diradamento con schiarite in estensione e attività cumuliforme pomeridiana associata a possibili locali rovesci, generalmente di debole intensità e più probabili sui rilievi e sul settore sud-orientale con il rischio limitato di qualche isolato temporale.
Nel frattempo emergono danni in diverse parti della Valle. Ad Antey l’esondazione del torrente ha portato al crollo di un ponte, poco distante dalle funivie per Chamois.
A Brissogne danni all’impalcatura del ponte, oggetto da mesi di lavori.
Partito l’iter per chiedere lo Stato di calamità
“Ci siamo attivati con la protezione civile nazionale per inquadrare il percorso di richiesta di calamità naturale in senso ampio per coinvolgere e richiedere anche un aiuto dell’amministrazione statale” spiega il Presidente della Regione Testolin, che ha chiesto ai comuni di iniziare a quantificare i danni e le infrastrutture interessate dall’alluvione.
E’ stato chiesto nel mentre il supporto aereo della Guardia di Finanza e dell’esercito. Anche la Protezione civile si è resa disponibile a dare un supporto per macchine supplementari.
“Ci siamo già interfacciati con il direttore operativo che gestisce le emergenze, l’ingegnere d’Angelo, che ha dato disponibilità a contattare il capo dipartimento Curcio. – racconta ancora Segor – Conoscono la situazione, perché aggiornati fin da subito. La possibilità di chiedere lo stato di calamità di tipo c, di livello nazionale, data la situazione, il contesto e la quantità di danni, secondo un primo passaggio informale da parte del direttore operativo, ci sta sicuramente perché siamo in una situazione in cui la quantificazione sarà particolarmente significativa. Ci saranno tutta una serie di persone che dovranno avere un ristoro dei danni”.
Nella sala operativa della Protezione civile verrà allestita la sala funzioni, per gestire le maxi emergenze. Nel pomeriggio è prevista inoltre una riunione di Giunta straordinaria “per coordinarci con le necessità dei vari assessorati”.
Le reazioni della politica
Sulla situazione della nostra regione interviene anche il vice Premier e Ministro Matteo Salvini, spiegando di seguire con la massima attenzione quanto sta avvenendo. Nel ribadire “la massima solidarietà ai valdostani”, Salvini ha chiesto ai propri uffici “verifiche accurate ed è pronto a garantire massimo impegno possibile per quanto di competenza del Mit”. Ad accompagnare il messaggio di Salvini è anche una nota della senatrice Nicoletta Spelgatti nella quale viene espressa “vicinanza alle persone colpite dalle esondazioni e un sentito ringraziamento alla protezione civile, vigili del fuoco, 118, corpo forestale e a tutti i volontari che in queste ore stanno lavorando ininterrottamente per riportare la situazione alla normalità”.
“In questi giorni la Valle d’Aosta è stata duramente colpita da fenomeni meteorologici estremi, una chiara dimostrazione di come l’emergenza climatica sia, sempre più, una realtà con cui dobbiamo confrontarci” ha detto invece il deputato Franco Manes. “Dopo aver parlato di “situazioni che riportano alla memoria i tragici giorni del 2020”, Manes aggiunge: “In queste ore difficili vorrei rivolgere un sincero ringraziamento ai sindaci, ai vigili del fuoco e alla Protezione Civile che stanno lavorando senza sosta per gestire l’emergenza e soccorrere i cittadini colpiti. La mia più profonda solidarietà va a tutti i valdostani coinvolti da questi eventi”.
Via social arriva anche il messaggio di Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri: “Seguiamo con grande attenzione quanto sta accadendo in Valle d’Aosta a causa del maltempo. Esprimo solidarietà a tutti i cittadini in difficoltà, il Governo sarà al loro fianco”.
Solidarietà alle zone colpite arriva anche dal neo Presidente di Confagricoltura Torino, Gian Luigi Orsolani – “ci stringiamo intorno alle popolazioni colpite, in particolar modo vicino ai nostri allevatori e agricoltori”. La coordinatrice di Confagricoltura Valle d’Aosta Morena Danna aggiunge “ancora una volta è messo a dura prova il settore agricolo del nostro fragile territorio; da tempo sui tavoli di lavoro portiamo la necessità di ricercare strumenti adeguati per combattere il continuo cambiamento climatico (gelate tardive, siccità, alluvioni)” – conclude Morena Danna – “esprimo vicinanza alle aziende agricole colpite cui assicureremo tutto il sostegno possibile”.
Cogne isolata: danni ingenti alla regionale. In Bassa Valle la Dora straripa: chiusa la Statale 26. Diverse famiglie evacuate
30 giugno 2024 – ore 7
E’ proseguita per tutta la notte l’emergenza maltempo in Valle d’Aosta, con il monitoraggio e soccorso da parte del personale della Dipartimento Protezione civile, dei Vigili del fuoco professionisti e volontari, del Corpo forestale della Valle d’Aosta, del 118, del Soccorso alpino e delle forze dell’ordine, oltre al personale e le amministrazioni dei comuni interessati. Le situazioni di maggiore criticità si sono verificate in bassa Valle, nella zona di Cogne e nella Valtournenche.
La situazione in Bassa Valle
A causa dell’ondata di piena della Dora Baltea vi sono state alcune esondazioni. Tra queste: a Montjovet, dove sono state evacuate dai loro alloggi 2 famiglie, salite ai piani alti; a Issogne la Dora è fuoriuscita tra le località Favà e Fleuran e alcuni abitanti sono stati fatti salire ai piani superiori. Attualmente la strada statale 26 è chiusa a tratti a Bard, Donnas e Champdepraz. L’acqua ha iniziato a ritirarsi lasciando sulla sede stradale il fango. Si sta valutando la riapertura.
A causa del maltempo il Forte di Bard resterà chiuso al pubblico domenica 30 giugno.
La situazione a Cogne
A Cogne la strada regionale n.47, attualmente chiusa da Ozein, è stata pesantemente danneggiata in diversi tratti sia nel comune di Aymavilles che in quello di Cogne. Danni rilevanti anche sulla strada comunale di Valnontey, dove risultano fuori uso sia la rete elettrica che l’acquedotto.
Nella notte sono stati effettuati due interventi dell’elisoccorso che hanno permesso di mettere in salvo una famiglia con una bambina piccola, rimasta bloccata in Valnontey e tre persone isolate nel vallone dell’Urtier. Nella Valle di Cogne sono in corso sopralluoghi tecnici per un’altra verifica dei danni causati dal maltempo e per valutare gli interventi da attivare.
In mattinata è iniziata l’evacuazione con l’elicottero dei turisti, bloccati in paese. Gli albergatori fanno sapere che, isolamento a parte, a Cogne stanno tutti bene.
La situazione a Cervinia
Nella Valtournenche l’esondazione del torrente Marmore ha causato danni ingenti nel centro di Cervinia. Sono in corso i lavori per il disalveo del torrente e per un primo intervento in paese.
La strada regionale per Valtournenche è stata riaperta, in salita ed in discesa.
La forte pioggia di ieri ha causato diversi allagamenti nella località; numerosi gli interventi dei Vigili del Fuoco. In queste ore la situazione sta lentamente tornando alla normalità, i livelli del Marmore sono sotto controllo e la popolazione è al lavoro per ripristinare le aree allagate. Gli impianti di risalita di Breuil-Cervinia resteranno chiusi tutto il giorno.
Frane e esondazioni a Cogne, chiusa la strada regionale. A Saint-Marcel straripa la Dora
29 giugno 2024
Prime conseguenze dell’ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla nostra regione. Al momento la situazione più critica si registra a Cogne dove alcune frane e colate detritiche hanno portato all’isolamento del paese, con la chiusura della strada regionale a valle dell’abitato di Epinel e delle strade comunali per Lillaz e la Valnontey.
Nella zona l’allerta è salita da gialla ad arancione.
Alla protezione civile regionale non risultano al momento esserci persone coinvolte o disperse e in paese c’è un presidio medico in caso di necessità. La rete elettrica e le comunicazioni telefoniche risultano temporaneamente interrotte.
A Saint-Marcel il comune segnala la chiusura alla viabilità del ponte a causa dello straripamento della Dora.
Chiusa anche la strada regionale di Valtournenche, tra Valtournenche e Cervinia, a causa della caduta di una frana E’ prevista nelle prossime ore la riapertura a senso unico alternato.
Il centro funzionale evidenzia il superamento della soglia H3 sulla Dora ad Aymavilles (le immagini nel video) e H1 a Pontey, Champdepraz e Hône. Anche in Bassa Valle l’allerta è stata innalzata al livello arancione.
Qui nel pomeriggio/sera i vigili del fuoco hanno effettuato almeno una dozzina di interventi, tra Champoluc e Verrès per alcuni allagamenti. Ad Ayas è esondato un torrente in frazione Magnéaz, a causa dell’ostruzione di una tubazione. Sul posto sta intervenendo l’amministrazione comunale. A Hône il tetto di un capannone vicino al campo sportivo è stato scoperchiato dalla perturbazione.
A Issogne risulta chiuso il sottopassaggio e la strada per Echallod a causa allagamento. L’invito alla popolazione è a non uscire di casa e a ridurre al minimo eventuali spostamenti.
Alcune piante sono cadute sulla strada regionale 26 tra Hône e Arnad e sulla strada regionale 2 di Champorcher nel tratto tra Champorcher e Pontboset.
In poco meno di 2 ore sono state gestite e processate dai Vigili del Fuoco circa 25 chiamate di emergenza dagli operatori della sala operativa dei Vigili del Fuoco. Per la concomitanza delle chiamate e la gestione delle squadre sul territorio, è stato necessario attivare una terza postazione di risposta alle chiamate presso la sala operativa dei Vigili del Fuoco in corso Ivrea.
In serata si è riunito nella sede della Protezione civile, il Centro Coordinamento dei Soccorsi (CCS), alla presenza del Presidente della Regione Renzo Testolin, per fare il punto delle problematiche e dei dissesti generati dalla intensa perturbazione che ha colpito la Valle d’Aosta in particolarmente prima nella parte meridionale della regione con un transito nella dorsale settentrionale e poi nella zona di Cogne. In particolare le precipitazioni molto forti a carattere temporalesco hanno colpito soprattutto la zona C (Sud), con valori registrati dai pluviometri di circa 130 mm da inizio evento nella zona di Cogne. In zona B (Est) si registrano massimi di circa 60 mm. Si prevede un esaurimento della perturbazione nelle prime ore del mattino di domenica 30 giugno.
12 risposte
Ma Franco Manes c’è o si fa? Sollecita il
governo ad accordare lo stato d’emergenza per la Valle D’Aosta senza sapere che è la Valle D’Aosta che deve prima richiederlo? E, a oggi, non l’ha ancora richiesto al governo.
Manes, svegliaaaaaaaaaa
Forza Cogneins! ❤️🖤
Mark, Luigi e chi la pensa come loro chi non è obbligato a stare in Valle ci sono tre uscite svizzera francia e piemonte e tanti cari saluti.
A me quello che da fastidio sono i soldi buttati per un collegamento cogne-pila (il famoso trenino) mai andato in porto e che forse oggi avrebbe potuto evitare mille giri di elicottero…
……è la montagna bellezza e tu non ci pui gare niente….niente!
Cosa c’entra la città noiosa con maltempo…. Siete fuori tema!
Belandi
Siamo a luglio…18 gradi e pioggia continua
Solo depressione questa città!
La depressione è nella tua testa….
Ha ragione! Forse lei è un turista, io ci vivo da decenni e la penso esattamente come lei! Una città triste e noiosa
C’è stata mezza alluvione e voi dite “città triste e noiosa”…ma andate da uno bravo!!!
Mark e Luigi,cercate sul sito Uno Bravo,magari riesce anche a farvi fare dei commenti inerenti il tema dell’articolo.
Al posto di criticare, magari vai a fare volontariato, vedi che l’umore ci guadagna