Minacce, intimidazioni, estorsioni e calunnia nella Dallas valdostana

Monica Bianco, 44 anni di Aosta, è agli arresti domiciliari da ieri. Avrebbe ottenuto 40mila euro da un imprenditore, minacciandolo di rivelare (alla moglie e al suo stesso marito) i dettagli sessuali della loro relazione.
Tribunale di Aosta
Cronaca

Minacce e intimidazioni fisiche, tali da costringere al versamento di almeno 40mila euro. Sono gli episodi per cui una 44enne di Aosta, Monica Bianco, è agli arresti domiciliari da ieri, venerdì 5 luglio, accusata di estorsione, tentata estorsione e calunnia. A denunciare la donna, nello scorso maggio, un imprenditore valdostano, che ha raccontato agli inquirenti una vicenda dai contorni boccacceschi, evocativi di una serie tv degli albori (di quelle degli anni di Sue Ellen, Jr e Pamela), corroborata dalle indagini svolte e ritenuta dagli inquirenti di significativa gravità.

Coordinati dal pm Luca Ceccanti, i Carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria presso la Procura hanno messo a fuoco come Bianco e suo marito fossero amici dell’imprenditore da circa venticinque anni. Lui, nel 2014, si offre di aiutare la coppia, sostenendola nelle spese legali di un procedimento seguito a problemi personali, ma la causa non va a buon fine e i rapporti tra i tre si deteriorano. I due lo incolpano di non aver dato loro abbastanza denaro e lui, nel dicembre 2018, versa 20mila euro, ma poi si rifiuta di continuare.

Già da qualche tempo, secondo gli inquirenti, l’arrestata aveva iniziato a minacciare l’imprenditore di svelare a sua moglie la relazione clandestina nata tra loro nel 2015, divulgando il contenuto di alcuni messaggi a sfondo sessuale. Analoga rivelazione sarebbe stata prospettata anche nei confronti del suo stesso marito, che – a dire della donna – non avrebbe esitato a presentarsi dall’imprenditore sul posto di lavoro “per ammazzarlo”. Pressioni per cui è stato ricostruito un secondo bonifico da 20mila euro, nello scorso gennaio, a fronte della promessa che la questione si sarebbe chiusa.

Dopo qualche tempo, tuttavia, la donna avrebbe ripreso l’invio di messaggi alla consorte dell’imprenditore, sempre con il riferimento ad azioni violente da parte del suo coniuge (che risulta essersi effettivamente recato nell’azienda in almeno tre occasioni, in cui tuttavia il titolare risultava assente). Come se non bastasse, nell’aprile di quest’anno Bianco avrebbe iniziato a lamentarsi di una presunta violenza sessuale subita dall’imprenditore due anni prima, minacciando di presentare querela. Proposito effettivamente compiuto pochi giorni dopo, a fronte del mancato versamento di altre somme, rivolgendosi ad una stazione dei Carabinieri.

La denuncia è stata tuttavia valutata falsa e calunniosa e, conseguentemente, archiviata. Dopodiché, ravvisando in particolare il pericolo di inquinamento delle prove (vista la spregiudicatezza della donna nell’esercitare pressioni nei confronti della persona offesa e della moglie, anche attraverso l’intervento del marito, mostratosi propenso a comportamenti violenti), il pm Ceccanti ha chiesto al Gip gli arresti domiciliari per la 44enne. La misura è stata quindi accordata e disposta negli scorsi giorni, mettendo fine con l’unica stagione andata in onda alla “Dallas” valdostana.

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