Morì sul lavoro a Periasc di Ayas: gli imputati scelgono il rito abbreviato

L’impresario Fabrizio Merlet e il professionista Alex Gaspard sono accusati di concorso in omicidio colposo, in relazione all'incidente di cui rimase vittima Piero Jaccod, artigiano che era intento nella posa di una tubazione in uno scavo poi crollato.
Tribunale di Aosta
Cronaca

Verranno giudicati con rito abbreviato l’impresario Fabrizio Merlet (53 anni) e il professionista Alex Gaspard (35), accusati di concorso in omicidio colposo in relazione alla morte dell’artigiano 44enne Piero Jaccod, avvenuta il 25 ottobre scorso in un cantiere a Periasc di Ayas.

La richiesta dei due imputati è stata avanzata oggi, martedì 8 maggio, in occasione della prima udienza del procedimento. Contestualmente, il giudice monocratico Marco Tornatore ha ammesso la costituzione di parte civile dei parenti dell’idraulico vittima dell’incidente.

La stessa, però, potrebbe venire meno, per effetto di un possibile accordo transattivo tra le parti, per il quale risultano in corso negoziazioni. Al fine di consentire il perfezionamento dello stesso (che non avrebbe però effetti sulle responsabilità penali, per cui il processo proseguirebbe, ma solo sui rapporti civilistici), è stato disposto un rinvio dell’udienza al prossimo 2 luglio.

Secondo gli inquirenti (l’accusa a processo è affidata al pm Eugenia Menichetti, che aveva coordinato le indagini assieme al collega Carlo Introvigne), l’artigiano scomparso stava lavorando per l’imprenditore, mentre l’altro imputato è chiamato a giudizio per il suo ruolo di progettista dei lavori di sbancamento in corso nel cantiere dove si era verificato l’incidente.

Intento a lavorare alla posa di tubazioni per allacciare una stalla alla rete fogniaria, non lontano dal parco giochi di Periasc, Piero Jaccod, secondo quanto emerso dalle indagini, era stato intrappolato fatalmente da una massa di terra e pietre, crollata dai margini dello scavo.

I due imputati avevano già chiesto, nei mesi scorsi, il rito abbreviato, condizionando però l’istanza all’assunzione di nuove prove (derivanti anche da indagini difensive degli avvocati Jacques Fosson e Ivan Pasquettaz). Il gup del Tribunale, lo scorso 10 aprile, aveva però respinto. Stamane, con la richiesta svincolata da altri subordinamenti, il giudice monocratico ha accolto.

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