Muoiono assiderati due alpinisti sul Rosa: si erano persi per il maltempo

Le condizioni metereologiche sconsigliavano la traversata. Il maltempo ha colpito i due alpinisti che non hanno avuto modo di ripararsi né di orientarsi. Hanno passato la notte all'addiaccio, a 200 metri dal bivacco che li avrebbe salvati.
Il Monte Rosa
Cronaca
Li hanno trovati seduti su un pendio, ricoperti da pochi centimetri di neve, uno vicino all'altro, ancora legati insieme in cordata. Due alpinisti, l'inglese Reginald William George Clarke, di 70 anni, e l'olandese Johannes Ruiter, di 47 anni, sono morti assiderati nella notte tra venerdì e sabato a circa 200 metri di distanza dal bivacco del Balmenhorn, a 4.000 metri di quota, nel massiccio del Monte Rosa.
La bufera che imperversava sulla montagna è stata la causa del loro decesso perché non ha permesso loro di vedere più nulla.
 
I due erano partiti la mattina di venerdì dal rifugio Quintino Sella, sono saliti al Naso del Lyskamm e probabilmente avevano l'obiettivo di scendere al rifugio Gnifetti. Si tratta di una traversata 'classica' nel massiccio del Monte Rosa, considerata non particolarmente impegnativa, ma le condizioni del tempo, per le quali la traversa tata era sconsigliata in quei giorni, hanno reso tale traversata mortale. I due alpinisti hanno passato la notte all'addiaccio. Vento forte e temperature sotto lo zero hanno impedito loro di ripararsi, di scavare un buca. In base a quanto ritrovato nei loro zaini si ipotizza anche che avessero una tenda, che potrebbe essere stata portata via da una raffica di vento mentre cercavano di montarla. Si devono essere così seduti, uno accanto all’altro, nel tentativo di ripararsi in qualche modo, e poi il resto lo ha fatto la “morte bianca” sopraggiunta lentamente. Nel pomeriggio, mentre scendevano a valle, avevano incrociato una cordata spagnola, con la quale avevano fatto un pezzo di strada insieme. Poi si sono divisi perché la loro andatura era più lenta rispetto agli iberici.
A scoprire i corpi dei due alpinisti è stata sabato mattina una guida alpina valtellinese che stava salendo con alcuni clienti. Il Soccorso alpino valdostano  è salito in quota con l'elicottero, ha recuperato i corpi e li ha trasportati a Gressoney-La-Trinité, dove sono stati composti nella camera mortuaria. Le indagini sono affidate alla Guardia di finanza di Cervinia che ha impiegato mezza giornata solo per identificare le vittime e contattare i parenti.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte