Sulla morte di una bambina francese, caduta in una scarpata fuoripista mentre faceva sci alpino ieri pomeriggio a Cogne, la Procura di Aosta indaga per omicidio colposo. Il fascicolo è affidato al pm Carlo Introvigne che domani, mercoledì 20 febbraio, affiderà al medico legale Mirella Gherardi l’incarico di compiere l’autopsia sul cadavere della piccola.
La bimba, Elisa Virginie Nawell Anais Degregori, che avrebbe compiuto tredici anni in marzo, stava sciando con la sorella di età simile alla sua. Entrambe erano affidate ad un maestro della scuola di sci Gran Paradiso, Daniele Gradizzi, che è stato lungamente sentito dagli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entrèves, incaricato dell’inchiesta. I genitori erano al termine della pista ad attendere il rientro delle figlie. Choccati, hanno ricevuto ieri supporto psicologico.
La famiglia, di Nantes, era arrivata nella località ai piedi del Gran Paradiso la settimana scorsa e la bimba aveva già percorso altre volte, negli ultimi giorni, la pista numero 2, classificata di difficoltà “rossa – media”. Nel pomeriggio di ieri, il maestro e l’altra bimba durante la discesa si sono voltati e non l’hanno più vista. Credevano fosse caduta, ma non vedendola arrivare hanno dato l’allarme.
Con la collaborazione dei “pisteur” del comprensorio sono partite le ricerche. Il corpo è stato individuato incosciente, poco dopo, nella scarpata a valle della pista. All’arrivo in elicottero, il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso. L’ipotesi è che la bambina abbia urtato contro uno degli alberi presenti. Il riscontro medico-legale iniziale, compiuto ieri alla camera mortuaria del cimitero di Cogne, dove la salma è stata condotta, suffraga l’evento traumatico.
I finanzieri del Sagf, oltre alla raccolta di testimonianze (ma nessuno ha visto cadere la piccola, che ha probabilmente “spigolato” ed è finita sotto la pista), hanno realizzato documentazione fotografica e torneranno sul luogo dell’incidente per ulteriori accertamenti. All’attenzione dei militari, oltre a dinamica e cause dell’accaduto, anche le dichiarazioni di chi ha partecipato alle ricerche del corpo e i profili delle figure professionali responsabili della lezione di sci e della gestione delle piste.