Il Gup del Tribunale di Aosta ha ritenuto colpevole il 44enne Andrea Visigalli per il tentativo di rapina commesso lo scorso 19 gennaio, alla filiale dell’Unicredit di Saint-Vincent. Vista l’assenza di soldi da asportare aveva derubato un cliente.
Depositate le motivazioni della sentenza con cui, lo scorso 13 settembre, la Suprema Corte ha stabilito il giudizio “bis” per quattro imputati. L’inchiesta era quella sul “Centro dentistico e odontoiatrico Valdostano” di Saint-Christophe.
L’uomo, un 43enne piemontese, ha riportato traumi guaribili, secondo i medici del "Parini", in 30 giorni. Era stato recuperato nel tardo pomeriggio di ieri, dopo ore di ricerche. Aveva chiamato un amico, spiegando di essere caduto e ferito, ma i contatti si erano poi interrotti.
Chiusa l’indagine, la Procura contesta a Liliana Padurariu, residente ad Aosta, di aver detenuto i cani in condizioni inidonee. Secondo le indagini, la donna cedeva i cani ad un prezzo medio di 1.800 euro l’uno.
E’ successo attorno alle 3 di oggi, sabato 7 ottobre, all’altezza della Statale 26, all’altezza della “rotonda Sogno”, nel comune di Saint-Christophe. Il conducente del mezzo è stato preso in carico dal 118.
Il 54enne arrestato nel 2019 nell’operazione “Geenna” si era visto confermare dalla Cassazione la colpevolezza per associazione di tipo mafioso. Dovrà però affrontare un appello “bis” per due capi d’imputazione.
L’uomo, negli scorsi giorni, è stato sottoposto al divieto di avvicinamento alla ragazza, maggiorenne all’epoca dei fatti. Sequestrati, all’indagato, alcuni dispositivi informatici ritenuti utili alle indagini. Massimo riserbo da parte degli inquirenti.
La solidarietà di Asva e Odg alla collaboratrice del quotidiano La Stampa, per "l’ennesima volta bersagliata da gruppi no-vax nati durante la pandemia, vittima di accuse false".
Livio Leo, primario di ginecologia e allora presidente della commissione giudicatrice, condannato in primo e secondo grado, ha visto l’annullamento con rinvio per il reato di rivelazione del segreto (ci sarà quindi un nuovo processo) e senza rinvio per l’abuso d’ufficio.
Il Triangolare del Soccorso Alpino si è concluso ieri, giovedì 28 settembre, con la visita in hangar all’aeroporto e alla Centrale Unica del Soccorso. E’ il momento in cui i soccorritori discutono di alcune tematiche riscontrate nell’anno.
Nessuna conseguenza per chi era a bordo. L’incidente autonomo attorno alle 8 di oggi, giovedì 28 settembre, lungo la strada regionale 44, nel comune di Gressoney-Saint-Jean. Sul posto, Vigili del fuoco e forze dell’ordine.
La necessità di un “atteggiamento prudenziale” da parte dell’imputato, il pediatra Aicardi, che visitò Valentina Chapellu 24 ore prima che la sua situazione precipitasse, è stata ribadita all’udienza di oggi dai medici che curarono l’incidente probatorio. Di parere opposto il perito di parte della difesa.
Su presunte irregolarità nei lavori - partiti lo scorso 11 settembre, dopo che il Comune aveva parzialmente revocato l’ordinanza di immediata evacuazione di un lotto dello stabile - segnalazioni erano state inviati agli organismi competenti dall’avvocato di un gruppo di condomini.
Nel periodo da maggio a settembre di quest’anno, ventisette controlli sono stati effettuati dalla Questura di Aosta. Riscontrate l’assenza di autorizzazioni, “buttafuori” irregolari e una somministrazione di alcolici a minori.