E' accaduto poco dopo le 21 di ieri, sabato 14 aprile. Sul luogo sono intervenuti 118, Vigili del fuoco e Carabinieri. In tutto, trasportate in ospedale quattro persone, di cui tre già dimesse tra notte e mattinata, dopo le visite.
L'incendio, a Cognon, non lontano dalla ferrovia, è scoppiato poco dopo le 17 di oggi. La zona, a quanto riferito da alcuni residenti del luogo, è rifugio di senzatetto. I Vigili del fuoco proseguono le operazioni di spegnimento.
L’accusa a carico del 56enne bosniaco è di introduzione nello Stato e detenzione di materiale esplodente. Gli altri passeggeri del mezzo sono risultati estranei alle contestazioni. Per gli inquirenti, il tritolo era destinato alla criminalità comune.
Il fermo all'alba. Sul mezzo dei soggetti dell'est Europa. L'operazione, nata da un'indagine anti-droga della squadra mobile di Milano, è stata condotta in collaborazione con la polizia di frontiera.
Ieri ed oggi, vista anche la meteo inclemente, nessuna operazione. La prossima ipotesi è un sorvolo in elicottero. Occorrerà però valutare sia le condizioni del tempo, sia le indicazioni che arriveranno da Zermatt.
A carico del medico, arrestato nel 2017, anche una multa da 5mila euro. A favore dell’Usl, una provvisionale di 20mila euro. Il giudice Gramola ha disposto la revoca degli arresti domiciliari. I legali del dottore: “Faremo ricorso”.
Oronzo Russo, attualmente in servizio a Ravenna, era accusato di truffa all'amministrazione militare, peculato d'uso e falso ideologico. Assieme a lui a processo tre militari, che secondo gli inquirenti lo avevano accompagnato nelle trasferte.
Il distacco è avvenuto attorno alle 4.15 di oggi, giovedì 12 aprile, all’altezza della località Chevril, nel comune di Aymavilles. La Commissione valanghe sta valutando se le condizioni consentano sgombero e riapertura della strada.
Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 11 aprile, in una conferenza stampa a Zermatt, le autorità ed i soccorritori elvetici hanno parlato delle attività svolte, anche con i valdostani, per cercare il magnate tedesco, di cui non si hanno notizie da sabato 7.
L’assessore aostano e i due rappresentanti della cooperativa “Leone Rosso” sono accusati relativamente a procedure d’appalto dell’Amministrazione comunale del capoluogo. Contestati anche reati fiscali ad esponenti di “Leone Rosso” e “Pro.Ges”.
Il medico arrestato il 28 marzo 2017 dalla Guardia di finanza era accusato di una presunta violenza sessuale su una donna in cura e, in concorso con cinque pazienti, di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale e falsa attestazione.