Quote Valpetroli, assoluzione dall’accusa di truffa per Ronc, Ferriani e Zampieri

Stamattina, al Tribunale di Aosta, l’udienza preliminare dinanzi al Gup Davide Paladino. Le assoluzioni, “perché il fatto non sussiste”, chieste dallo stesso procuratore capo Giancarlo Avenati Bassi, che ha ricevuto il fascicolo del pm sospeso Longarini.
Cronaca

Durata oltre tre ore, si è chiusa con tre assoluzioni, chieste dallo stesso procuratore capo Giancarlo Avenati Bassi (“perché il fatto non sussiste”), l’udienza preliminare dinanzi al Gup Davide Paladino per vagliare le posizioni del commercialista Corrado Ferriani, del manager Guido Zampieri e dell’imprenditore Mario Ronc, che erano stati indagati rispetto ad un’ipotesi di truffa.

La vicenda riguardava la cessione del 50% delle quote della società “Valpetroli Srl”, attiva nel campo della distribuzione di carburanti e gestore di alcune stazioni di servizio sul territorio regionale. Secondo l’ipotesi accusatoria iniziale (il fascicolo era assegnato al pm poi sospeso Pasquale Longarini), nel periodo 2013-2014, ricorrendo ad “artifizi e raggiri”, i tre indagati avevano danneggiato il venditore delle quote, nell’ambito di un’operazione da alcune centinaia di migliaia di euro.

In particolare, era la tesi alla base dell'indagine, Ronc, assieme a Ferriani e Zampieri, avrebbe realizzato un bilancio dal risultato economico diverso da quello reale. Il documento sarebbe servito a spingere il venditore a cedere le sue quote allo stesso Ronc, che deteneva già il restante 50%. La vicenda aveva avuto eco mediatica, perché emersa nei giorni di fine marzo in cui, secondo varie indiscrezioni, Corrado Feriani era indicato per la nuova “governance” della Casa da gioco di Saint-Vincent.

Lo stesso diretto interessato aveva poi fatto sapere di aver “scelto di revocare la mia disponibilità a chi riteneva che la mia esperienza potesse essere utile al Casinò per porre fine a questa gogna mediatica che non fa bene a nessuno”. Nella stessa occasione, il commercialista aveva ribadito la sua certezza sul fatto che “nel corso dell’udienza preliminare (che peraltro sarà per me il primo confronto con l’Autorità giudiziaria), avrò modo di ottenere la chiusura tombale di questa assurda vicenda”.

All’uscita dall’udienza di oggi, svoltasi con rito abbreviato subordinato all’esame dell’imputato Ferriani, uno dei difensori dei tre comparsi, l’avvocato Jacques Fosson, ha parlato di “accusa talmente infondata, che è stato lo stesso pm a chiedere l’assoluzione”. Gli ha fatto eco un altro avvocato del team difensivo, Cesare Cicorella, sottolineando la “sentenza doverosa”.

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