Per il rischio di crolli dal ghiacciaio Planpincieux il Comune di Courmayeur chiude la strada comunale per la Val Ferret. L’ordinanza è stata firmata oggi dal primo cittadino.
“A seguito delle segnalazioni pervenute dalle Strutture regionali e dalla Fondazione Montagna Sicura – sottolinea il Sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi – si è rilevato un significativo incremento della velocità di scivolamento del ghiacciaio Planpincieux nell’ultimo periodo. In base agli scenari presentati per motivi di sicurezza e incolumità pubblica, abbiamo dovuto adottare tali misure poiché lo scenario di eventuale caduta della porzione di ghiacciaio interessa questa volta il fondo valle antropizzato, in particolare la strada comunale di accesso alla località Planpincieux (che non rientra negli scenari).”
L’ordinanza istituisce la chiusura della strada comunale per la Val Ferret e della strada interpoderale per Rochefort e l’evacuazione di alcuni immobili. Il transito sulla strada comunale è consentito, in deroga, tramite veicolo a motore, (nelle zone sicure a monte della chiusura della strada) ai proprietari di immobili, titolari di attività, residenti, imprese impegnate in lavori, funzionari pubblici e incaricati di pubblico servizio e ad altri soggetti autorizzati dal Sindaco durante le seguenti fasce orarie controllate: dalle 7.30 alle 9; dalle 12 alle 13.30 e dalle 17.30 alle 19.30. Durante la notte è consentito il transito dei soli veicoli di soccorso, preventivamente autorizzati dal Sindaco.
Lungo la strada interpoderale Montitaz/ Planpincieux, a partire dalla mattinata di venerdì 27/09 (nel periodo precedente la strada sarà interessata da urgenti lavori di manutenzione) è autorizzato il transito, in qualsiasi orario, a pedoni, biciclette e ai veicoli a motore di peso inferiore ai 35 quintali, proprietari di immobili, titolari di attività, residenti, imprese impegnate in lavori, funzionari pubblici e incaricati di pubblico servizio, altri soggetti autorizzati dal Sindaco. Nell’ultimo tratto a monte è previsto senso unico alternato, con impianto semaforico.
“L’incolumità pubblica è prioritaria per l’Amministrazione comunale. – prosegue il sindaco di Courmayeur – Tali fenomeni testimoniano ancora una volta come la montagna sia in una fase di forte cambiamento dovuto ai fattori climatici, pertanto è particolarmente vulnerabile. Nella fattispecie si tratta di un ghiacciaio temperato particolarmente sensibile alle elevate temperature. Il lavoro di monitoraggio è costante, grazie alla collaborazione con le Strutture regionali e con la Fondazione Montagna Sicura, ed è volto a garantire l’adozione di misure di sicurezza per l’incolumità pubblica e a valutare le prossime azioni e possibili scenari collegati”.
In base ai dati forniti dalle Strutture regionali e da Fondazione Montagna Sicura il potenziale pericolo di crollo riguarda un volume stimabile in massimi 250.000 m3. Il ghiacciaio è oggetto di studi sperimentali fin dal 2013 da parte della Fondazione Montagna sicura in collaborazione con il Geohazard Monitoring Group del CNR-IRPI di Torino, centro di competenza nazionale, allo scopo di studiare i crolli di ghiaccio che avvengono con frequenza dalla fronte glaciale.
Dagli ultimi rilevamenti è emerso un aumento di velocità di tutta la porzione inferiore del ghiacciaio che a cavallo tra fine agosto e settembre ha registrato una velocità media di picco tra i 50 e 60 cm al giorno.