Rogo di Pollein: cause impossibili da determinare

I Vigili del fuoco hanno condotto oggi, martedì 9 ottobre, un sopralluogo all’azienda agricola in cui si trova il fienile andato a fuoco, di proprietà dell’ex consigliere regionale Marco Viérin. Le fiamme hanno distrutto eventuali tracce utili.
Incendio Pollein 5
Cronaca

Dal sopralluogo condotto oggi, martedì 9 ottobre, i Vigili del fuoco non hanno rinvenuto tracce utili a determinare con esattezza l’origine dell’incendio scoppiato, nella serata di sabato scorso, in un fienile in località Grand Place a Pollein. L’immobile, che ospitava centinaia di rotoballe di fieno andate in fiamme, è proprietà dell’ex presidente del Consiglio regionale Marco Viérin, che lo aveva concesso in locazione alla famiglia Yeuillaz.

Secondo quanto riscontrato nell’ispezione, le evidenze in grado ricondurre alle cause del rogo sono state distrutte dalle fiamme. Si è trattato di un incendio dal “carico”, peraltro, diffuso (viste le ampie dimensioni del fienile) e all’arrivo delle numerose squadre di pompieri le fiamme avevano già attaccato buona parte del fieno, vanificando di fatto la “lettura” dell’origine del fuoco (e con la priorità di quel momento rappresentata dall’estinzione). Le operazioni di spegnimento, seguite da quelle di bonifica e smassamento, si sono protratte fino a buona parte di domenica 7 ottobre.

Alla luce dell’esito del sopralluogo odierno, tutte le ipotesi sull’accaduto restano plausibili – da quelle accidentali legate a problemi elettrici o all’autocombustione del fieno, a quella dolosa – senza che però ne possa essere indicata una quale prevalente. Nessuna persona, nel rogo, era rimasta ferita e il bestiame della stalla adiacente era stato messo in salvo in tempo utile. Sui danni strutturali riportati, oltre alla perdita delle rotoballe, Viérin aveva sottolineato che “tutto il fienile e le coperture sono da rivedere e da rifare ed ora vedremo, anche perché la brutta stagione è alle porte”. Sul posto erano intervenuti anche i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile.

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