La notizia è stata confermata all'ANSA dal capitano Benoit Tonnony, portavoce del comando del “Peloton specialisé haute montagne” della gendarmeria di Chamonix. "Il luogo in cui sono stati individuati i corpi tramite il rilevatore Arva è esposto a crolli ed è troppo pericoloso perché dei soccorritori vi operino", ha detto Tonnony. "Continueranno i sorvoli della zona – ha aggiunto l'ufficiale della gendarmeria francese – per verificare se qualche corpo affiora, altrimenti potranno essere recuperati solo la prossima primavera".
Gli otto dispersi, 5 austriaci e 3 svizzeri, della tragedia che domenica 24 agosto ha coinvolto complessivamente 16 alpinisti impegnati in diverse cordate sul Mont Blanc du Tacul, sulla via normale francese del Monte Bianco, non potranno essere recuperati e sarà dunque probabilmente lo scioglimento delle nevi a riconsegnare i loro corpi. I soccorritori già domenica hanno intercettato, dal rilevatore installato sugli elicotteri della gendarmeria francese, i segnali elettromagnetici emessi dall'Arva indossato dagli alpinisti dispersi. Il luogo individuato, posto sotto alcuni pericolosi seracchi di ghiaccio, è collocato nella zona sommitale del ghiacciaio dei Bossons a una distanza di oltre mille metri rispetto a dove si é staccata la valanga.