Sarà l’autopsia, disposta dal pubblico ministero Luca Fadda, a chiarire le cause del decesso di Annamaria Ragoso, 48 anni di Châtillon, morta domenica scorsa in un incidente stradale a Gressan. Il giudice ha poi iscritto sul registro degli indagati, il marito della donna, Marino Gal, 49 anni e l’autista del Fiat Doblò, Francesco Giordano, 60 anni di Aosta. Per il momento si tratta solo di un atto dovuto. Inoltre, ha disposto una perizia sul Fiat Doblò, messo sotto sequestro.
Annamaria Ragoso viaggiava a bordo della moto Prestige 640 Racing, condotta dal marito, quando è caduta ed è morta. L’incidente è avvenuto verso le 12,15 di domenica 6 luglio. Tutto si è verificato molto velocemente. La coppia stava andando ad Aymavilles, in moto, assieme ad un'altra coppia di amici. Arrivati a Gressan, all’altezza del negozio di frutta e verdura Bisson, Marino Gal ha dovuto frenare per evitare di tamponare la moto del suo amico, che a suo volta aveva frenato a causa di un’auto. A quel punto Marino Gal ha leggermente urtato la moto del suo amico, Giampiero Bréan, ed è caduto. Anche Annamaria è caduta, andando a finire nell’altra corsia. In quel momento, con ogni probabilità, arrivava il Fiat Doblò condotto da Francesco Giordano, che avrebbe preso in pieno il corpo della donna. L’uomo, poliziotto in pensione, ha spiegato agli agenti della Polstrada di Aosta, intervenuti sul posto, di essersi fermato per prestare soccorso, e di non aver assolutamente urtato il corpo della donna. Ora, sarà la perizia tecnica a dire cosa sia veramente successo.
Secondo i primi riscontri medici, il corpo di Annamaria Ragoso sarebbe stato agganciato da qualcosa, forse dalle lamiere del furgoncino. Ora, la parola spetta alle consulenze tecniche richieste dal magistrato.