Soldato fa il maestro di sci, per la Corte dei conti non è attività extraprofessionale illecita

Assolto un 27enne aostano che secondo la Procura regionale contabile non aveva richiesto l'autorizzazione ministeriale per dare, nel 2018, lezioni a favore di due associazioni.
Maestri di sci
Cronaca

Per la Procura regionale della Corte dei Conti, un soldato 27enne aostano aveva svolto l’attività extra-lavorativa non autorizzata di maestro di sci, tra il 1° marzo e il 15 aprile 2018, contestandogli un danno erariale da appena più di 5.200 euro. I magistrati della sezione giurisdizionale, con una sentenza depositata negli scorsi giorni, hanno assolto il militare, annotando in sentenza che “ha agito sostanzialmente in buona fede”.

Da quanto appurato dalla Guardia di finanza, l’aostano aveva prestato la sua opera a favore di due associazioni valdostane “senza l’autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza”, vale a dire il Ministero della Difesa. Il danno era rappresentato, nell’ipotesi accusatoria, dal non aver riversato allo Stato le somme ottenute facendo il maestro, come previsto dalle norme sul lavoro nella pubblica amministrazione.

Il soldato, in vista del giudizio, ha presentato deduzioni difensive, sottolineando che – sulla base di una circolare del 2008 sulle attività extraprofessionali del personale militare – per esercitare l’incarico non sarebbe stata necessario il “nulla osta” ministeriale, ma una semplice comunicazione al Comandante del Corpo di appartenenza, “che è stata tempestivamente presentata”.

In sentenza, i giudici contabili annotano anzitutto che non emerge, dagli atti, se il denaro percepito dal 27enne “si possa qualificare come compenso o come rimborso spese”. Inoltre, sottolineano che la stessa amministrazione aveva riconosciuto “la compatibilità dell’attività di maestro di sci/snowboard con l’esercizio della professione militare”. Elementi dai quali risulta, agli occhi degli estensori, la sostanziale buona fede del soldato, con la sua conseguente assoluzione.

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