Alessandro Cadeddu, di 34 anni, e Francesco Grauso, di 26, entrambi di origine sarda ma residenti ad Aosta, sono stati arrestati ieri pomeriggio dalla Polizia di Aosta su segnalazione della Polizia locale di Torino. Sono loro infatti i pirati della strada che lo scorso 3 dicembre a Torino hanno investito e ucciso Alessandro Sgrò, un bimbo di sette anni, mentre attraversava sulle strisce pedonali insieme ai suoi genitori, dopo essere stati in un negozio di giocattoli. La famiglia stava attraversando la strada, quando due vetture si sono fermate per farla passare, l’auto dei due pirati della strada è sbucata da dietro e ha travolto tutti e tre, senza poi fermarsi. Dalle indagini è emerso che Grauso è l’intestatario della vettura e che i due giovani, entrambi tossicodipendenti, si trovavano a Torino quel giorno per procurarsi l’eroina, che avrebbero acquistato proprio dopo lo scontro mortale, raggiungendo il pusher. Cadeddu e Grauso devono rispondere di omicidio colposo pluriaggravato e lesioni colpose con colpa cosciente e omissione di soccorso. Nell’impatto è rimasto gravemente ferito anche il padre, Calogero Sgrò, di 53 anni, ancora in ospedale in gravi condizioni per un trauma carico e diverse fratture e già sottoposto a due interventi chirurgici, e la madre Simonetta Del Re, di 46, che ha avuto una prognosi di 90 giorni per la frattura di una gamba.
Gli agenti sono arrivati ai due valdostani a seguito di una complessa indagine che si è basata sui dati incrociati relativi ad alcune automobili e ai cellulari presenti nella zona al momento dell’incidente. Secondo quanto si è appreso da fonti della Polizia locale di Aosta, i due giovani sono stati riconosciuti anche grazie all’abbigliamento che indossavano la sera dell’incidente. La Polizia locale di Torino ha così chiesto via fax ai colleghi di Aosta di avviare la ricerca di una Clio nera, alla quale si è arrivati dai rottami recuperati sul posto dopo l’incidente. Mezz’ora dopo l’auto è stata trovata in un garage nella zona ovest di Aosta.
La Squadra Infortunistica dei vigili urbani infatti aveva recuperato parte della mascherina anteriore dell’auto e un fanale, con incisi numeri di matricola che hanno permesso di identificare il tipo di auto. L’auto, e’ stata posta sotto sequestro. I due giovani erano conosciuti dalle forze dell’ordine per vari episodi e piccoli precedenti.