Due anni e due mesi di carcere. Sono la pena patteggiata da Jalo Mamadian, 26enne della Guinea Bissau comparso con rito direttissimo nella mattinata di oggi, lunedì 16 maggio, dinanzi al Giudice monocratico del Tribunale di Aosta per rispondere dei reati di resistenza e violenza aggravata a pubblico ufficiale.
L’imputato, nella mattinata di sabato scorso era stato arrestato dalla Polizia di Stato. La Volante era stata chiamata dal dormitorio di via Stévenin, ad Aosta, a fronte delle difficoltà del gestore nel far lasciare all’ospite la struttura negli orari previsti dalle norme di fruizione. All’arrivo degli agenti, il 26enne – già noto alle forze dell’ordine per episodi simili – ha dato in escandescenza.
Calmarlo non è stato semplice: nelle varie intemperanze, per cui è finito in manette, ci sono scappati anche uno sputo ai poliziotti e danni alla Volante. All’udienza di stamane l’arresto è stato convalidato e gli è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia (la Procura, con il pm Manlio D’Ambrosi, aveva chiesto la custodia in carcere).
2 risposte
Ma e rimandarli al proprio paese no?
Ma nei fatti di cronaca è proprio necessario indicare la nazionalità? Taluni esponenti politici non aspettano altro che gridare “Al nero, al nero”!