Torna in libertà Alberto Laurenzio. La decisione del Tribunale del riesame

Per Laurenzio c'è l'obbligo di dimora. E' accusato di aver ceduto la droga, che avrebbe causato la morte di Michael Vigna 20 anni di Hône, meglio conosciuto come dj Micky Joint.
Alberto Laurenzio
Cronaca

Il tribunale del riesame ha rimesso in libertà Alberto Laurenzio, 18 anni di Pont-Saint-Martin. Il giovane ha però l’obbligo di dimora nel suo comune di residenza. La decisone è stata presa oggi, dopo l’udienza, dai giudici del tribunale della libertà di Torino. Laurenzio è accusato di aver ceduto la droga, che avrebbe causato la morte di Michael Vigna 20 anni di Hône, meglio conosciuto come dj Micky Joint. Accusa duramente respinta dal ragazzo.

Ieri, invece, il giovane, difeso dall’avvocato Ferdinando Ferrero e dal collega Andrea Lazzari, del foro di Ivrea, ha raccontato la sua verità al pubblico ministero Luca Ceccanti. Un interrogatorio durato circa un’ora. “La versione del mio cliente – commenta l’avvocato Ferrero al termine dell’interrogatorio, poco dopo le 11 di questa mattina – ha la stessa dignità di quelle raccolte dall’accusa. E’ ancora tutto da dimostrare chi ha ceduto cosa e a chi. E soprattutto è ancora tutto da dimostrare il nesso tra l’ipotetica cessione e la morte del ragazzo, avvenuto 11 ore dopo l’assunzione. Ora che abbiamo in mano le carte, possiamo dire che ci sono ancora troppe cose da chiarire e da discutere”.

Secondo quanto riferito ai carabinieri di Châtillon/Saint-Vincent, i ragazzi avevano assunto cocaina e speed, durante il viaggio di ritorno verso Aosta. Michael Vigna ha iniziato a sentirsi male verso le 10,30 di lunedì 17, quando è andato a chiedere aiuto alla madre, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore ha smesso di battere. E per la sua morte, mercoledì 19 è finito in carcere Alberto Luarenzio.

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