Non avendo più sue notizie da ore, il padre verso le 18 di ieri, venerdì 11 gennaio, ha dato l’allarme. La figlia, una trentenne valdostana con dei problemi di salute, si era allontanata in mattinata con la sua auto. Attivate le ricerche, la vettura è stata individuata non molto dopo da una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Aosta.
La scena che si è presentata agli occhi dei militari ha confermato le preoccupazioni del genitore. La donna era riversa sui sedili, in stato semi-incosciente. Nell’abitacolo, una bombola da 25 kg di gas, aperta nel tentativo di togliersi la vita. I militari non hanno esitato: si sono introdotti nell’abitacolo, hanno chiuso la valvola e portato la trentenne all’esterno, avviando le procedure di primo soccorso, in attesa del 118.
Trasportata in Pronto soccorso al “Parini”, la donna è stata ricoverata, ma non è in pericolo di vita. I Carabinieri hanno rinvenuto nell’abitacolo dell’auto anche una lettera in cui erano spiegate le motivazioni del gesto estremo. L’intervento tempestivo ha fatto sì che la protagonista abbia ancora un orizzonte cui guardare e che esista del tempo per provare, con l’aiuto di chi la circonda, ad allontanare le nubi da cui lo vede costellato.