Truffa del Postamat, 25 casi in Valle d’Aosta

Il venditore viene contattato telefonicamente dal truffatore e invitato a recarsi in uno sportello ATM delle Poste italiane l fine di ricevere il pagamento direttamente sulla carta bancomat. In realtà messo sotto pressione il venditore addebita una cifra sulla carta del truffatore.
Postepay
Cronaca

Mettere in vendita online un oggetto e trovarsi il conto alleggerito. E’ quanto successo a 25 persone in Valle d’Aosta che si sono rivolte alla Questura.

A spiegare come avviene la nuova truffa, con centinaia di casi segnalati in tutta Italia, è la Polizia Postale.

“Il modus operandi consiste nel contattare telefonicamente il venditore fingendo interesse all’acquisto dell’oggetto.  – spiega in una nota  – Il truffatore si offre di pagare subito l’oggetto che sarà poi ritirato da un corriere ed invita la vittima a recarsi presso uno sportello ATM delle Poste italiane al fine di ricevere il pagamento direttamente sulla carta bancomat. Se il venditore acconsente, viene nuovamente contattato telefonicamente quando si trova presso l’ATM; il truffatore, o un suo complice, detta la procedura da seguire: inserire la carta bancomat e digitare i codici forniti al momento dal finto acquirente, il numero della carta da ricaricare e l’importo”.

A questa punto il venditore viene messo sotto pressione dal truffatore che, come scusa, adduce la possibilità che la connessione possa interrompersi. La vittima, sollecitata dal truffatore, non legge ciò che appare sul monitor dell’ATM, dove è chiaramente riportato che si sta addebitando una cifra e non ricevendo la stessa.

In alcuni casi, il truffatore ha richiesto alla vittima di ripetere l’operazione, con pari o diverso importo, asserendo che la precedente non fosse andata a buon fine.

La Polizia postale dalla fine del 2018 ad oggi, ha ricevuto 25 querele per tale modalità di truffa. Per questo ora gli agenti invitano “la popolazione a non aderire a simili richieste ma accettare solo pagamenti tramite bonifico bancario o altro sistema sicuro; si raccomanda, inoltre, di inviare la merce solo dopo aver verificato l’accredito effettivo della somma richiesta”.

0 risposte

  1. Certo si sta facendo sempre di meno per tutelare i consumatori!!! Menomale tellows aiuta a scovare questa gentaglia

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