Turista francese ucciso da un masso: la procura indaga per omicidio colposo

L’Anas deciderà oggi quanto e come riaprire la strada che al momento resta chiusa al traffico in entrambi i sensi di marcia e la circolazione e' assicurata attraverso un percorso alternativo sulla strada comunale per Entrèves.
Cronaca

Non una fatalità ma una tragedia che poteva probabilmente essere evitata. Cosi appare il distacco del masso che domenica sera sulla statale 26, poco prima del tunnel del Bianco, ha sfondato il tetto della monovolume del turista francese, Jean Pierre Pisier, 42 anni,  provocandone la morte e il ferimento della moglie Nadine El Alami di 38 anni.

La procura di Aosta ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento contro persone da identificare, e ieri il procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia ha voluto vedere di persona il luogo della tragedia.

I sopraluoghi effettuati nella giornata di ieri e i rilievi compiuti dai geologi della Regione hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’incidente. Il masso che ha provocato la morte del francese era di  piccole dimensioni, circa 13,5 kg. La pietra ha sfondato il  tetto nel punto di giuntura tra la carrozzeria e il tettuccio panoramico, proprio qualche attimo prima che l’auto entrasse nella galleria paramassi. Colpito in pieno, l’autista ha perso il controllo del mezzo, che ha sbandato,
andando finire su un cumulo di neve del bordo strada, provocandone il ribaltamento su un fianco.

Secondo i tecnici regionali il distacco sarebbe avvenuto a circa 80 metri al di sopra della strada statale e solo alcuni massi di piccole dimensioni hanno oltrepassato la barriera paramassi andando a finire sulla macchina del francese.

L’Anas deciderà oggi quanto e come riaprire la strada che al momento resta chiusa al traffico in entrambi i sensi di marcia e la circolazione e’ assicurata attraverso un percorso alternativo sulla strada comunale per Entrèves.

Per i mezzi pesanti invece è obbligatorio il transito sulla autostrada Aosta-Courmayeur.

 

 

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