Un anno e otto mesi di carcere per la tentata estorsione al Sindaco

Per la richiesta telefonica al primo cittadino di Valtournenche, Jean-Antoine Maquignaz, il Gup Paladino ha condannato, al termine del processo tenutosi oggi, giovedì 2 maggio, il 44enne Cassiano Treboud.
A sinistra Jean-Antoine Maquignaz  durante una Bataille
Cronaca

Il tentativo di ottenere, minacciandolo telefonicamente, 30mila euro dall’attuale sindaco di Valtournenche, Jean-Antoine Maquignaz, è costato una condanna ad un anno e otto mesi di carcere, oltre ad ottocento euro di multa, al 44enne Cassiano Treboud, allevatore di La Salle.

Così ha sentenziato nella tarda mattinata di oggi, giovedì 2 maggio, al termine del processo tenutosi con rito abbreviato, il Gup del Tribunale di Aosta, Davide Paladino. L’imputato era chiamato a rispondere di tentata estorsione e l’accusa era rappresentata dal pm Francesco Pizzato, che ha coordinato le indagini dei Carabinieri sull’accaduto.

L’accusa era legata ad una telefonata, ricevuta nell’agosto 2018 da Maquignaz, anch’egli allevatore, in cui con tono minaccioso e accento calabrese, veniva richiesta la somma. Secondo quanto emerso, si trattava di un’originale “compensazione” di presunti rispettivi crediti e debiti nei confronti di un’altra persona.

Una sorta di “triangolazione” economica, riassumibile in “tu devi dei soldi a lui e lui li deve a me”. La somma, 30mila euro, avrebbe infatti rappresentato il corrispettivo di supposti lavori. La terza persona, nota ad entrambi e risultata estranea alla vicenda, è un (altro) allevatore dell’alta valle.

La sentenza di oggi aggiunge un capitolo alle diverse vicende giudiziarie di cui il 44enne di La Salle è stato protagonista. Già arrestato per la detenzione di 25 candelotti di dinamite, era stato coinvolto nell’inchiesta sul bestiame “Blu Belga” (per la gestione di rifiuti non autorizzata) e in un procedimento per furto d’acqua al comune di La Salle.

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