Una statistica da fare invidia ad un asso dello sport, che riporta alla mente il detto “Italiani, brava gente”. Nell’anno in corso, in quarantasei controlli svolti dal Gruppo Aosta della Guardia di Finanza, sulle dichiarazioni Isee presentate per ottenere il contributo al fondo per il sostegno alla locazione e il “Bon de chauffage”, tutte sono risultate irregolari.
In sostanza, in ognuno dei casi presi in esame, i finanzieri hanno accertato che i redditi, il patrimonio e le disponibilità finanziarie delle persone sottoposte a verifica non erano rispecchiate correttamente dal valore Isee dichiarato, che lasciava presagire un tenore di vita inferiore. Sono state quindi irrogate quarantacinque sanzioni amministrative, metà delle quali già pagate dai loro destinatari.
Il caso più eclatante, fanno sapere le “Fiamme gialle”, è stato quello di una persona che, spacciatasi per nullatenente, è stata sottoposta a verifica fiscale, durante la quale il reddito dichiarato è passato da poche migliaia a quasi un milione di euro. In almeno altri otto casi, poi, gli introiti comunicati sono stati rettificati per oltre 10mila euro.
In un controllo è anche emerso che il titolare di assegno sociale non aveva diritto al beneficio, erogato dall’Inps, che, per l’intero periodo controllato, è stato pari ad oltre 70mila euro. I finanzieri, comandati dal tenente colonnello Francesco Caracciolo, lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica, per l’indebita percezione di erogazioni, a danno dello Stato.
Il nocciolo della questione è che i “furbetti dell’Isee assorbono le risorse stanziate dagli Enti per il welfare, accedendo indebitamente a benefici sociali e privando quindi altre persone in condizione di disagio della possibilità di essere sostenute. In questo senso, i controlli svolti dalla Guardia di finanza mirano sia a scoraggiare gli approfittatori, sia a garantire l’aiuto a chi è in difficoltà.
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Bisogna inserire, a fatto accertato, nome e cognome che è una pena molto più efficace rispetto alle Sanzioni