Un patteggiamento per i soldi prelevati con i bancomat rubati

A Cinzia Davisod, 45 anni, di Quart, il giudice D’Abrusco ha inflitto 2 anni e 6 mesi di carcere. Le erano contestati nove prelievi, per 5.200 euro, effettuati con le carte di due anziani che aiutava come collaboratrice domestica.
immagine di archivio
Cronaca

Era accusata di essersi impossessata delle carte bancomat di due ultraottantenni cui badava da qualche settimana come collaboratrice domestica e di averle usate nove volte, in sei giorni, per prelevare indebitamente 5.200 euro. Per quelle accuse, la 45enne Cinzia Davisod, residente a Quart, ha patteggiato oggi, giovedì 13 febbraio, dinanzi al giudice monocratico Maurizio D’Abrusco, la pena di 2 anni e 6 mesi di carcere.

L’accusa era rappresentata dal pm Francesco Pizzato, che aveva coordinato le indagini della Sezione di Aosta della Polizia postale e delle comunicazioni. Tutti i prelievi (tra il 30 marzo al 4 aprile dell’anno scorso) risultavano effettuati dagli sportelli automatici di due uffici postali, a Nus ed Aosta. Dall’analisi delle immagini della videosorveglianza era emerso che a ritirare era sempre la stessa persona, riconosciuta dai titolari dei due conti nella donna che li affiancava nelle faccende domestiche.

I bancomat erano custoditi, con i rispettivi pin, in due buste nei mobili di casa, non difficili da trovare per chi conosceva l’alloggio. Per evitare il ripetersi del reato, la Procura aveva anche ottenuto dal Gip – nel maggio 2019 – la misura cautelare degli arresti domiciliari per l’imputata (successivamente revocata). Davisod, oggi difesa dall’avvocato Valeria Casali, aveva patteggiato nel marzo 2018, per le stesse accuse, un anno di reclusione e 600 euro di multa (in quel caso, i prelievi contestati erano dieci, per 2.600 euro).

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