Sarà inaugurata venerdì 22 marzo, alle 18, la mostra “Sguardi di intesa. La moda fotografata dalle donne” ospitata al Centro Saint-Bénin di Aosta fino al 22 settembre. L’esposizione, curata da Angela Madesani, è la prima mostra istituzionale in Italia dedicata alla fotografia di moda realizzata da donne e propone quasi solamente fotografie originali. Il titolo Sguardi di intesa richiama il focus della rassegna, ossia il legame che si crea tra chi fotografa e chi è fotografato. Nel corso del tempo la donna è stata spesso soggetto delle immagini di moda, ma raramente artefice: qui invece ci si pone dall’altro punto di vista.
Ad aprire la mostra è un’immagine vintage di Tina Modotti, fotografa che nel corso della sua carriera ha dedicato diverse opere proprio alle donne: tessitrici, sarte e operaie. Il percorso espositivo prosegue con immagini risalenti agli anni Sessanta e Settanta, anni che hanno fatto la storia della moda. Molte di queste sono immagini di denuncia. Si tratta di immagini realizzate per essere pubblicate su riviste di impegno politico: così quelle di Liliana Barchiesi, Gabriella Mercadini, Livia Sismondi, Elsa Robiola. Una seconda sezione della mostra è dedicata alle autrici che per prime si sono occupate della fotografia di moda in Italia, come Lori Sammartino, che ha raccontato il mondo fiorentino di Palazzo Pitti.
Scrive Daria Jorioz nel catalogo: “La fotografia di moda costituisce non solo un documento prezioso per conoscere e comprendere questo universo, dalla haute couture al prêt-à-porter, ma rappresenta anche una formidabile testimonianza sulla società intera, portatrice di valenze che da estetiche e formali diventano anche antropologiche, sociologiche, storiche, filosofiche, psicologiche”.
Tra le fotografie esposte ci sono anche quelle di artiste come Florence Henri, protagonista delle avanguardie degli anni Trenta, e Alice Springs, moglie di Helmut Newton, ma anche Louise Dahl-Wolfe, autrice di molte copertine di “Harper’s Bazaar”, Vittoria Backhaus, Elisabetta Catalano, Lillian Bassman, il cui importante lavoro ha attraversato tutto il Novecento. La rassegna ospita anche le opere di Brigitte Niedermair, che lavorato di recente per Dior, Maripol, Ellen von Unwerth, Julia Hetta, Vanessa Beecroft e Viviane Sassen, il cui lavoro è stato di recente oggetto di un’antologica a Parigi, ma anche l’italiana Ilaria Orsini. Un’antesignana di questo tipo di immagini è stata la francese Irina Ionesco, il cui lavoro è velato da un alone di mistero. Una sezione finale è dedicata ad alcune artiste emergenti: Lucia Giacani, Angelica Cantù Rajnoldi e la giovane valdostana Veronique Mazzoli.
“Questa esposizione è interessante in quanto presenta le opere di alcune fra le più importanti fotografe di moda italiane e straniere dagli anni Trenta del Novecento a oggi, – dichiara l’assessore Jean-Pierre Guichardaz – e si inserisce nella programmazione curata dalla Struttura Attività espositive e promozione culturale al Centro Saint-Bénin di Aosta, sede che si è distinta negli ultimi decenni per le mostre fotografiche di rilievo internazionale. Il pubblico potrà osservare quanto le donne sono state e sono presenti nel settore della moda non solo come modelle ma come fotografe”
L’esposizione, prodotta da Nomos Edizioni, è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano-francese), con le riproduzioni delle opere e con i testi critici di Angela Madesani e Daria Jorioz
Orario: martedì-domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.